Il provvedimento in vigore da oggi fino al prossimo 30 novembre. Per i trasgressori sanzioni che vanno da 25 a 500 euro
VITERBO – La sindaca Chiara Frontini ha firmato l’ordinanza per disciplinare l’utilizzo dell’acqua potabile, al fine di contenere i consumi e consentire il risparmio idrico. Il provvedimento, sottoscritto dalla prima cittadina nel pomeriggio di ieri, si riallaccia al decreto del presidente della Regione Lazio recante la dichiarazione di “stato di calamità naturale” per l’intero territorio regionale fino alla data del 30 novembre 2022, e con il quale si prende atto che, per la gestione dell’emergenza idrica e per il sostegno alle popolazioni e alle attività produttive, sono indispensabili misure di natura straordinaria ed emergenziale. Come riportato nella suddetta ordinanza (n. 5 del 14-7-2022) è vietato l’utilizzo dell’acqua potabile nei seguenti casi: per usi diversi da quello stabilito nel relativo contratto di fornitura; per irrigazione o simili di orti e giardini, prati e campi sportivi privati; per il riempimento di ogni tipo di piscina mobile o da giardino; per lavaggio automobili/cicli/motocicli (fatte salve le attività di autolavaggio regolarmente autorizzate); per qualunque uso ludico o che non sia quello del servizio personale; per altri usi impropri e comunque diversi dalle normali necessità domestiche e igieniche, nonché delle attività regolarmente autorizzate necessitanti l’uso dell’acqua potabile. I prelievi di acqua dalla rete idrica di distribuzione comunale – si legge ancora nell’ordinanza – sono consentiti esclusivamente per i normali, ammessi, usi domestici e sanitari, ovvero, per tutte le attività regolarmente autorizzate che necessitino dell’uso di acqua potabile, ivi compresi i servizi pubblici di igiene, di decoro urbano e cimiteriali. Si invita pertanto la cittadinanza a un uso razionale e corretto dell’acqua potabile tramite comportamenti virtuosi, ricordando la fondamentale importanza della collaborazione attiva di tutti i cittadini. “Ogni anno si rende necessario disciplinare l’utilizzo dell’acqua potabile – ha spiegato la sindaca Chiara Frontini -. È la stessa Talete a chiedere ai sindaci dei comuni gestiti dalla stessa società di emanare apposita ordinanza finalizzata a limitare gli usi impropri dell’acqua. Quest’anno la situazione è più seria. Siamo di fronte a uno stato di calamità naturale. Dobbiamo necessariamente tutelare la riserve idropotabili a disposizione per l’approvvigionamento durante il periodo estivo, particolarmente critico a causa dell’aumento delle temperature, della scarsità delle precipitazioni, dell’aumento dei consumi per le attività turistiche”. Infine un appello della sindaca. “Tutti noi possiamo dare un contributo: facciamo attenzione anche alle piccole e consuete azioni quotidiane all’interno delle nostre case. Penso ad esempio a quanta acqua sprechiamo durante il lavaggio dei cibi, penso alle lavatrici semivuote che possiamo evitare. Con una serie di piccoli accorgimenti possiamo davvero renderci utili. Ma serve la collaborazione di tutti”. Previsti rigorosi e costanti controlli da parte della polizia locale e della forza pubblica, nonché da parte dei funzionari dell’ufficio tecnico e del personale Talete, quale gestore del servizio idrico integrato. Per i trasgressori è prevista una sanzione che va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro.ordinanza