Grandi manovre in cerca delle poltrone (diminuite). Entro il 20 agosto i nomi dei candidati dei vari partiti
VITERBO – Senatori e deputati a caccia di poltrone. Nella Tuscia sarà tempesta di sole. Arida per scarsità di pioggia e senza più rappresentanti. Almeno questo sulla carta.
La legge costituzionale prevede la riduzione del numero dei parlamentari, da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi.
La caduta del Governo Draghi ha spazzato via quella che probabilmente sarà l’ultima rappresentanza attiva nei due rami del Parlamento di viterbesi,
Umberto Fusco (Lega) dopo le debacle elettorali sistematiche di questi ultimi due anni non sarà neanche ricandidato o in posizione difficile da poter immaginare una sua rielezione.
Francesco Battistoni (Forza Italia) ha qualche chances nelle Marche. L’ex portaborse di Antonio Tajani è “scappato” da Viterbo ormai da tempo. Il disastro di Forza Italia nell’ultima tornata elettorale lo ha convinto che forse è meglio per lui rimanere nelle Marche dove potrebbe trovare uno spiraglio. I numeri degli azzurri sono così esigui che anche per lui si riaprono le porte del lavoro. Magari come portaborse in qualche segreteria politica.
Mauro Rotelli (Fratelli d’Italia) di fatto è l’unico che potrebbe avere concretamente una possibilità di essere riconfermato in Parlamento. Dipenderà dalle scelte di Giorgia Meloni. Lui fa parte del cerchio magico. Ha lavorato bene. Ha fatto crescere il partito ovunque in provincia e, di fatto, merita una riconferma.
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