Le case costruite a Sant’Agostino su terreni Arsial saranno abbattute; nel blitz dei militari denunciata una donna per ricettazione
CIVITAVECCHIA – Una quindicina di case abusive a Sant’Agostino scoperte dai Carabinieri. Intervento ieri degli uomini di via Antonio da Sangallo che hanno individuato una costruzione dove vivono famiglie italiane e straniere pagando un affitto ma in un alloggio totalmente irregolare.
Credevano che all’interno di un’abitazione di via Fontanatetta avrebbero recuperato del materiale oggetto di furti, ma invece quello che hanno trovato i Carabinieri è un vero e proprio quartiere abusivo, costruito su un terreno dell’Arsial.
Ieri mattina il blitz dei militari dell’Arma, che ha portato all’identificazione di un importante numero di persone. Dalle carte risulterebbe un’unica concessione risalente a circa cinquanta anni fa, ma quello che è possibile notare oggi è un comprensorio di quindici abitazioni, tutte sui trentacinque metri quadri. All’interno persone normalissime, lavoratori e madri di famiglia, tutti dimoranti in quel complesso completamente abusivo. Tante le irregolarità riscontrate dai Carabinieri, dagli allacci abusivi di acqua e luce a un mezzo cingolato privo di targa e telaio, posteggiato in un garage ricavato tra un manufatto e l’altro. Sul posto si è presentato anche l’ufficio legale dell’Arsial per supportare gli inquirenti nelle indagini. Diversi gli interrogativi ancora senza risposta, a cominciare dal periodo di realizzazione dei manufatti. Per il momento quindici persone sono state denunciate a piede libero, mentre è al vaglio degli investigatori la posizione di altre persone trovate all’interno delle abitazioni abusive di via Fontanatetta. Le case controllate dai Carabinieri, con molta probabilità sono state costruite tutte insieme alcune decine di anni fa, ma sarà l’attività dei militari dell’Arma a fare chiarezza su ogni aspetto legato alla questione.