Respinto anche dal Consiglio di Stato l’appello contro l’ordinanza cautelare del Tar del Lazio dopo il ritiro della concessione
CIVITAVECCHIA – König S.r.l., la società che nei mesi scorsi si è vista ritirare dall’Autorità di sistema portuale di Civitavecchia la concessione relativa al cantiere ex Privilege, è uscita sconfitta anche dal secondo round legale presso il Consiglio di Stato.
“Il collegio – si legge nel pronunciamento – condivide la motivazione dell’ordinanza appellata, con cui è stato osservato quanto segue:
– il ricorso non sembra assistito dal necessario fumus boni iuris giacché le contestazioni circa i plurimi inadempimenti degli obblighi condizionanti il rilascio, in favore della ricorrente, della licenza di subingresso rep. 4610 del 28.01.2020 (tra cui l’attività di riattivazione del cantiere navale di cui al cronoprogramma allegato al PEF) sembrano rivestire carattere di estrema gravità, per come, prima facie, indirettamente desumibile dalle plurime richieste di sospensione del procedimento di decadenza, avanzate dalla stessa parte ricorrente;
– il pregiudizio dalla società istante è di natura patrimoniale, ex se, in ipotesi astratta, risarcibile”.
Oltre a ciò il Consiglio di Stato aggiunge che “l’appellante fa riferimento alla non imputabilità a sé medesima delle cause di decadenza” ma invece secondo la giudici “tuttavia trattasi di condotte, rimaste inadempiute, per le quali l’appellante aveva assunto obblighi specifici.
Inoltre – aggiungono – tali condotte costituivano condizione di rilascio della concessione demaniale con la conseguenza che la loro mancanza ha reso impossibile la perdurante vigenza della concessione demaniale a prescindere dal motivo per cui tali condotte non si sono realizzate”.