Il presidente del Biodistretto ha dichiarato a Il Messaggero: «Danneggiati dalla loro passività»
ViTERBO – «È opportuno ricordare che in Italia siamo al primo posto nella produzione delle nocciole biologiche non solo per quantità ma anche per qualità. Ciò che sta accadendo per l’inerzia del governo e per l’incomprensibile passività del sottosegretario Francesco Battistoni, peraltro viterbese, avrà conseguenze devastanti su una filiera che coinvolge centinaia di aziende che operano nella produzione e nella commercializzazione della coricoltura». La dichiarazione rilasciata a Il messaggero del presidente dal Bio Distretto della via Amerina, Famiano Crucianelli.
Se l’Europa punta allo sviluppo della produzione agricola biologica l’attività del Governo sembra andare verso un’altra direzione
«Per responsabilità del ministro Patuanelli, del sottosegretario Battistoni, del direttore generale del Ministero Oreste Gerini le nocciole biologiche sono bloccate nei magazzini, per la presenza di solfiti naturali, con il brillante risultato di penalizzare i nostri produttori e favorire l’import dei paesi concorrenti. I produttori virtuosi che dimostrano che si può coltivare la nocciola senza diserbanti, pesticidi e con ridotto uso di acqua, sono penalizzati per il disinteresse di chi dovrebbe tutelare la qualità e la competitività della nostra agricoltura. È una situazione che si protrae da mesi – conclude – e che penalizza gravemente la nostra agricoltura di qualità, tante aziende e produttori virtuosi».
Oltre un centinaio gli agricoltori bio della Tuscia che con caparbietà e passione lavorano alla riuscita di prodotti eccellenti dal punto di vista qualitativo e salutare e contro le coltivazioni intensive e “chimiche” richieste dal mercato, soprattutto quello delle “spalmabili”.