CASTIGLIONE IN TEVERINA – Per la rassegna ApritiTuscia del Teatro Null, finanziata dalla Fondazione Carivit e dai Comuni che vi partecipano, domenica 21 agosto ore 21,15 nel cortile del Muvis di Castiglione in Teverina, ultima replica per “L’inaspettato ispettore”, che ha entusiasmato le platee della Tuscia.
Una feroce satira, un’opera di graffiante denuncia della corruzione pubblica. “E’ ambientata In una non ben identificata cittadina del nord Italia” – dice Abbate – “Popolata da personaggi corrotti, speculatori e trafficoni. Veniamo alla trama. La notizia dell’arrivo di un funzionario dell’amministrazione statale nella cittadina del nord, scatena le paure del sindaco e dei notabili pubblici, avvezzi al malgoverno e alle ruberie perfino all’interno dell’ospedale, per arrivare al disprezzo delle sentenze e alla violazione della corrispondenza.
Nel tentativo di fornire un’immagine morale e onesta della propria condotta, mettono in atto un meccanismo di protezione e di sostegno, anche economico, nei confronti di un giovane di passaggio alloggiato nell’albergo stellato della cittadina, che ritengono sia il temuto ispettore, al quale il sindaco concederà anche la mano della figlia.
Lo squattrinato, un po’ per disorientamento e un po’ per opportunismo, accetta i presunti prestiti che i funzionari gli elargiscono con l’intento di acquisirne la benevolenza e nel contempo per renderlo ricattabile. Intanto il falso funzionario, non solo incassa un bel po’ di quattrini, ma conquista la figlia del sindaco ed entra anche nelle grazie dell’avida e sensuale moglie. Il giovane, però, intuendo di non poter arraffare di più, si dilegua appena in tempo, truffando così i truffatori. Colpo di scena finale, l’arrivo del vero ispettore generale che darà il colpo di grazia alla banda dei disonesti”.
Nella riscrittura di Abbate, lo sguardo satirico di Gogol viene accentuato in una visione ancor più parodistica, dove i personaggi caricaturali, con accento tipico del nord, vorticano intorno a questo falso ispettore dalla colorita parlata romana. La vicenda dovrebbe essere drammatica, ma diviene decisamente comica. Prendono parte: Gianni Abbate, Ennio Cuccuini, Alessandra Cappuccini, Gabriele Ludovici e Simonetta Scozzese, tecnico suono luci Tommaso Abbate, la regia è di Gianni Abbate.
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