Per il coperto è stata fatta pagare un “tassa” salatissima da 25 euro a persona
FREGENE – Aperitivo salato per un gruppo di amici romani, che ha pagato 753 euro a Fregene. Una comitiva di 21 persone – scrive Il Messaggero – ha deciso di passare ieri il tramonto al Singita, noto stabilimento balneare nel Lazio. Ma, quando è arrivato il conto, i clienti sono rimasti delusi. Per patatine fritte, pizzette, due bottiglie di vino e qualche bevanda analcolica lo scontrino è sembrato ai consumatori eccessivo.
I consumatori, di un’età compresa tra i 30 ed i 50 anni, hanno ordinato verso le 20.00 del vino, pinsa, alcuni spritz, delle pepsi, alcuni cocktail e delle lattine di birra. Ma non è tanto ciò che hanno consumato a infastidire i clienti, quanto il costo del coperto. Solo il posto a sedere (tra l’altro molti sono rimasti in piedi) è venuto a costare 25 euro a persona: per un totale di 525 euro. «Quasi uno stipendio di un lavoratore medio», fa notare Angelo, che era ieri tra i presenti.
Non tutti hanno accettato il conto, giudicato troppo caro. E così hanno deciso di contattare l’Associazione Giustitalia, organizzazione che si occupa di far rispettare il Codice del Consumo. Come indicato dal presidente, il dott. Luigi De Rossi, sarà presentato un esposto in Procura per truffa. Ma anche una denuncia alle Autorità amministrative competenti per chiedere la revoca della concessione allo stabilimento balneare.
Il Singita offre tre tipologie di servizio. Una prevede il servizio al bancone, e non ci sono costi aggiuntivi. Se invece si vuole prendere il telo e portarlo in spiaggia, allora si paga il servizio 3 euro. Diverso è il caso, quello oggetto della polemica, del “baldacchino”. Se si prenota quest’esperienza, è compreso anche un aperitivo. «Offriamo cous cous, gamberi e altre prelibatezze come indicato nel nostro menù – sottolineano dal locale -. I signori che sono venuti, peraltro, hanno chiesto il “refill” e noi abbiamo portato altro cibo senza battere ciglio».