VITERBO – “Quando ho visto via della Sapienza vuota ho avuto un colpo al cuore”. Raffaele Ascenzi, ideatore di Gloria, racconta le sensazioni e le emozioni provate durante il trasporto della sua creatura, anche alla luce delle dichiarazioni del capofacchino Sandro Rossi, che ha contestano le norme sulla sicurezza.
“Non giudico quanto accaduto – afferma Ascenzi – però è chiaro che per Rossi non c’era un momento migliore per far capire che la tradizione va rispettata. La libertà che hanno avuto in quattro secoli i fedeli, in questi ultimi anni ha subito grosse modifiche e ostacoli alla libera circolazione. E’ vero, all’inizio ci sono stati problemi legati prima al terrorismo internazionale e poi al Covid, ma non dobbiamo dimenticare che il Trasporto è patrimonio Unesco collegato a tradizioni simili che si svolgono in altre quattro città”.
“Sabato sera – prosegue Ascenzi – il sindaco di Nola era ospite della città e ha detto che le ristrettezze imposte per Santa Rosa da loro sarebbero impossibili. Il bello di questa nostra tradizione è proprio il contatto della Macchina con la gente, con i fedeli. Per cui approvo i concetti espressi da Sandro Rossi. Formalmente, occorrerà quanto prima capire se sarà possibile avere regole uguali per tutti. Io ho fatto venti trasporti e so perfettamente che via della Sapienza è un punto centrale. Quando l’ho vista vuota ho avuto un colpo al cuore”.
(intervista tratta dal Corriere di Viterbo)