ROMA – “La pesca e l’acquacoltura italiane, che già soffrono da più di 10 anni per i regolamenti della Comunità Europea, sono piegate dal caro gasolio.
È necessario un intervento immediato per arginare questa emergenza, in aggiunta a quello che grazie alla Lega si è già riusciti a portare a casa, come il credito d’imposta fino al terzo trimestre. Per noi è prioritaria la difesa di un comparto fondamentale per l’economia Italiana, il 2,9% del valore aggiunto del settore primario in Italia.
Basti pensare, solo nel nostro Lazio, a Terracina, Anzio e Ponza. È ormai evidente la necessità di un ministero efficiente per la sburocratizzazione degli iter amministrativi, con progetti a lungo termine. La modifica dei regolamenti europei è primaria nella tabella di marcia.
Il pescato italiano deve essere valorizzato contro una concorrenza sleale del prodotto estero, spesso di bassa qualità e dubbia freschezza. Servono incentivi per ammodernare la nostra marineria con programma di demolizione che prediliga le vecchie imbarcazioni.
Vanno rimodulati i canoni demaniali marittimi contro l’attuale tassa, voluta da Pd e M5S, aumentata del 700% rispetto alla precedente. La pesca è l’anima dell’Italia e la Lega la tutelerà in ogni modo”. Lo dichiara il deputato Claudio Durigon, coordinatore della Lega nel Lazio.