VITERBO – Dal 1° luglio 2022 le ferrovie ex concesse di Roma-Lido e Viterbo-Catalano-Piazzale Flaminio sono passate in gestione a Cotral ed Astral, per quanto riguarda rispettivamente la gestione del servizio ferroviario e per l’infrastruttura ferroviaria. Passaggio che ad oggi ha portato solamente a continui disservizi, treni soppressi e centinaia di studenti e pendolari lasciati tutti i giorni a piedi. A rivendicare un sacrosanto diritto è Andrei Ioan Maicoci, rappresentante degli studenti dell’Unitus: “Sono quasi 9 anni che quotidianamente viaggio con il treno da Vignanello a Viterbo e che pago il biglietto giornalmente o l’abbonamento annuale. Per me, poter viaggiare su questo treno ha rappresentato l’opportunità di raggiungere Viterbo per andare a scuola e all’università. Il servizio, a grandi linee, si è dimostrato sempre affidabile sotto molti aspetti: gli orari e la gestione dei ritardi, la notifica degli stessi o delle soppressioni dei treni. Dal 1° luglio 2022, però, la situazione è velocemente precipitata. La gestione del servizio da parte della Cotral è a dir poco imbarazzante: i treni sono spesso in ritardo e non sempre di pochi minuti, talvolta anche di ore. In un’intervista, la presidentessa della Cotral Amalia Colaceci ha dichiarato di avere “una flotta di autobus” da schierare per coprire i disservizi; quello che accade realmente, però, è che, le poche volte che i treni sono sostituiti da autobus Cotral, questi arrivano estremamente in ritardo o in anticipo non dando la possibilità ai passeggeri di arrivare in tempo alla fermata (che, ricordiamo, non si trova presso la stazione ferroviaria). Più di una volta sono rimasto a piedi dato che, nonostante fossi arrivato in anticipo e avessi pagato il biglietto, a seguito di messa a disposizione di autobus sostitutivi, questi fossero già passati. Ma veniamo ad una cosa ancor più tragicomica. Molto spesso Cotral assume agenzie private di trasporto per sostituire i treni in quanto “non ci sono Cotral disponibili” (ricordiamo le parole delle presidentessa Colaceci), con autisti che, dopo esser arrivati con 1h di ritardo, devono fare (giustamente) le loro ore di riposo. Il risultato è che un treno che sarebbe dovuto partire alle 20:19, viene sostituito da un autobus che parte alle 22:00.
Tutto questo è assurdo: un servizio pubblico che dovrebbe essere garantito a tutti crea solamente problemi e incertezze; senza parlare del fatto che i biglietti non sono stati sostituiti, così come i tornelli. C’è da considerare anche il fatto che la città di Viterbo non è così facile da raggiungere delle ragazze e dai ragazzi che provengono dalle zone limitrofe del capoluogo, quindi per molti di loro quei treni sono l’unico mezzo di spostamento comodo per arrivare in orario a lezione. La situazione attuale è, quindi, alquanto insostenibile.
Io, in quanto rappresentante degli studenti all’Università degli Studi della Tuscia con la lista Università dello Studente, faccio un appello pubblico per richiedere l’apertura di un tavolo di dialogo con la Cotral, per tutelare quella che, alla fin fine, è la fetta maggiore di chi utilizza i mezzi di trasporto pubblico: l’intera comunità studentesca, universitaria e non”.