Fratelli d’Italia il primo partito a sostenere la campagna in difesa dell’agroalimentare partita da Viterbo: “Premiato il nostro impegno per la difesa dei cibi italiani”
VITERBO – Era maggio del 2021 quando Fratelli d’Italia dava inizio, a Viterbo, al la campagna a difesa dell’agroalimentare italiano e contro il sistema di etichettatura alimentare proposto dalla Francia e accolto dall’Europa.
Nutri-Score (etichettatura nutrizionale “a punteggio”) ed omologazione, un serio e concreto rischio per tutto il Made in Italy e di conseguenza, per i prodotti territoriali, verso cui Fratelli d’Italia aveva ribadito il NO convinto contro un’ etichettatura approssimativa, che non considera i valori nutrizionali nel suo complesso. “L’indipendenza di una nazione passa dalla sovranità alimentare e noi ci batteremo fino allo stremo per contrastare la proposta che si trova oggi in discussione, secondo la quale, intuitivamente i cibi con semaforo “verde” sono da preferire rispetto a quelli “rossi”. Stando ai profili nutrizionali, alcune delle nostre eccellenze come il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma e persino l’olio d’oliva riceverebbero il semaforo arancione o addirittura rosso. Prodotti realizzati in laboratorio potranno “costruire” i valori adatti al nutri- score”. Dichiarò il senatore Luca De Carlo responsabile Nazionale dipartimento Agricoltura, con lui il deputato Mauro Rotelli e il responsabile provinciale del dipartimento agricoltura Pietro Narduzzi, nell’incontro viterbese di un anno fa.
E finalmente è arrivato un significativo passo indietro europeo sulla questione: la vicepresidente della direzione generale Salute e sicurezza alimentare della Commissione Ue, Claire Bury ne ha messo in discussione la validità, sostenendo che non lo proporrà come etichetta.
“Nella speranza che questo segni il passo decisivo per un definitivo accantonamento del Nutri Score, continueremo a vigilare su questa problematica, perché è anche attraverso la tutela della nostra alimentazione che l’Italia può tornare a brillare di luce propria nell’era del cibo nato in laboratorio, che poco ha a che fare con un’agricoltura di qualità. Possiamo oggi dichiarare con soddisfazione che l’interesse nazionale del nostro paese è stato difeso“. Dichiarano oggi De Carlo, Narduzzi e Rotelli.
Cos’è il Nutri-Score
Un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare.
Il punteggio misura la quantità di nutrienti da privilegiare (fibre, proteine, frutta e verdura) e quelli da limitare (alto contenuto energetico, grassi saturi, zucchero, sale) contenuti in 100 grammi di ogni prodotto. Classifica cibi e bevande secondo cinque categorie di valore nutritivo e qualità e indica i risultati utilizzando una scala di colori che vanno dal verde scuro – A (“migliore qualità nutrizionale”) al rosso – E (“minore qualità nutrizionale)”.
La Commissione Europea ha inteso proporre un’ etichetta nutrizionale obbligatoria ed armonizzata a livello comunitario, che dovrebbe essere adottata entro la fine del 2022, al momento era il Nutri-Score ad essere sul tavolo della trattativa, ma da ieri qualcosa sembra essere cambiato.
b.f.