L’Amministrazione ha accumulato, dal 2016, un debito per affitti non corrisposti di circa 25mila euro
ACQUAPENDENTE – La Regione Lazio ha diffidato e messo in mora il Comune di Acquapendente per una somma di circa 25mila euro. Dal 2016 gli affitti della sala cinematografica di proprietà regionale non vengono versati.
La sala cinematografica, unica e sola in città, è stata data in gestione dall’Amministrazione comunale con un contratto di affidamento alla Coop. Ape regina Soc. Coop. ARL, stipulato venti anni fa e precisamente il 3/9/2002.
A darne notizia il consigliere di opposizione Alessandro Brenci il quale ci ha dichiarato: “Premesso che il nostro gruppo ha presentato richiesta delle copie dei contratti di affidamento del cinema Olimpia i primi di settembre scorso, abbiamo scoperto che la cooperativa che aveva in gestione i locali, li ha riconsegnati al Comune in data 5/10/2022. Appare quindi alquanto bizzarra la lettera datata 20/09/2022 con cui l’amministrazione comunale chiede alla Regione un nuovo “nulla osta” per iniziare nuove procedure di affidamento della struttura. Questo avviene – continua Brenci – 16 giorni prima della comunicazione della cooperativa di lasciare la sala cinematografica.
Interessante anche la stesura del verbale redatto in data 05/10/2022 dove leggiamo: “… il Comune di Acquapendente si riserva di verificare la correttezza e l’esatto adempimento delle condizioni contrattuali, come da comunicazioni già trasmesse alla cooperativa Ape Regina nel corso dei periodi di affidamento”.
Leggendo gli atti ci vengono spontanee alcune domande: un contratto di gestione con la cooperativa allo 0,65% dei proventi annuali (ad esempio 39mila euro totale incasso annuo), la coop. verserebbe come affitto nelle casse del Comune la misera cifra di 253 euro per un anno intero.
Il comune ha un contratto con la regione per 392 € mensili di affitto, circa 4.700 € annue e riceve dalla cooperativa 253 € annue.
Per quale motivo un affitto così basso?
Interessante sarebbero le comunicazioni che sono intercorse tra il Comune e la Cooperativa menzionate nel verbale di riconsegna immobile, relativamente ai pagamenti, visto che solo dopo il nostro accesso agli atti ha saldato gli anni dal 2008 al 2020 per un importo che per dodici anni è stato soltanto di 2.946,95 €”.
Legittimi i dubbi del consigliere comunale d’opposizione Alessandro Brenci al quale consigliamo però di interessare, della vicenda, la Corte dei Conti per valutare un eventuale danno erariale.