RIETI – Nei giorni scorsi, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria ha concluso mirati accertamenti tesi a verificare la corretta erogazione dei cosiddetti “buoni spesa”, elargiti dal Comune di Rieti e finanziati per fronteggiare la crisi economica causata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, soprattutto con riguardo alle famiglie in evidente stato di bisogno.
I controlli hanno consentito di accertare centinaia di autocertificazioni mendaci prodotte da altrettanti soggetti, i quali hanno falsamente attestato di non possedere fonti di sostentamento finanziario e di trovarsi in condizione di difficoltà economica ed indigenza tali da non consentire nemmeno il minimale approvvigionamento di beni primari.
È stato appurato come alcune famiglie richiedenti i “buoni spesa”, nel periodo in cui avevano presentato le suddette richieste, non solo avevano una composizione diversa da quella dichiarata, ma in molti casi più persone all’interno del nucleo familiare risultavano percettrici di reddito – ivi compreso il reddito di cittadinanza – oppure titolari o dipendenti di attività non soggette alla sospensione prevista dalla legislazione Covid19.
In altri casi, ancora, la situazione economica dei percettori è risultata addirittura migliorata nell’anno 2020 rispetto all’anno precedente.
Il lavoro svolto dai Finanzieri ha permesso di individuare complessivamente 128 beneficiari irregolari che, avendo omesso di dichiarare la percezione di redditi di lavoro dipendente e/o reddito di cittadinanza e/o emolumenti pensionistici, per mezzo di autocertificazioni non veritiere, hanno beneficiato indebitamente di tali contributi.
Gli stessi sono stati dunque sanzionati – in via amministrativa – per violazione di quanto disposto dall’articolo 316 ter – comma secondo – del Codice Penale, che prevede, nel caso di specie, il pagamento di una somma di denaro da quantificarsi in relazione all’importo illecitamente conseguito.