CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dall’architetto Lucio Contardi: In relazione all’articolo “Civitavecchia – Carabinieri nell’ufficio urbanistico del Comune portano via tutte le carte del Padel Village”, pubblicato il 26.10.2022 sul vostro sito, mi occorre fare alcune precisazioni e smentite con le quali vi richiedo di rettificare le notizie false ed i contenuti lesivi della mia onorabilità.
In generale l’articolo, dando notizia degli accertamenti della Procura su un procedimento edilizio
interessato da un esposto, focalizza l’attenzione sulla mia persona.
L’articolo afferma che “la prima cosa anomala al vaglio degli inquirenti è capire come mai la pratica, invece che essere evasa, come normalmente avviene da parte di un funzionario comunale, è stata seguita personalmente dall’architetto Lucio Contardi, dirigente del settore VI, Edilizia e Urbanistica.”
Questa affermazione adombra un mio interesse particolare sull’intervento edilizio, ed è smentita
dalle carte dalle quali risulta che, come nella generalità dei procedimenti, la relazione istruttoria è
stata redatta e firmata dal funzionario responsabile del SUE (sportello unico edilizia) e controfirmata da me in qualità di dirigente.
Se una particolare attenzione è stata posta sulla pratica edilizia, questa non è dovuta a me o
all’ufficio da me diretto con la massima trasparenza e correttezza, ma alle ripetute segnalazioni di cittadini e a un’interrogazione consiliare che hanno male interpretato le norme urbanistiche e edilizie, ipotizzando la necessità di una valutazione del progetto in Consiglio Comunale.
Questa interpretazione ritorna nell’articolo da voi pubblicato quando afferma che “sembrerebbe che il dirigente Contardi, per evitare di portare il progetto all’attenzione del Consiglio Comunale, sia ricorso per ben quattro volte alla SCIA (segnalazione certificata di inizio attività)”.
Anche questa affermazione – o meglio questa ipotesi suggerita maliziosamente al lettore – è
assolutamente falsa, poiché la SCIA è un titolo edilizio presentato ed autocertificato dal
professionista privato incaricato dal committente, rispetto al quale l’ufficio ha solo un potere di
verifica della legittimità. Non sono quindi “ricorso per ben quattro volte alla SCIA” ma, tramite l’ufficio, ho verificato la completezza della pratica, anche richiedendo successive integrazioni, come avviene in numerosi casi.
Nel merito della correttezza della procedura ho già risposto pubblicamente nel 2021 con un parere tecnico relativo all’interrogazione del consigliere Di Gennaro. Il senso è comunque riassumibile nella classificazione dell’intervento di sostituzione di un campo di calcio con campi di padel e di opere interne ai volumi esistenti senza modifica della destinazione d’uso; questo è classificabile come una manutenzione straordinaria di un impianto sportivo privato, legittimo urbanisticamente in base ai numerosissimi titoli edilizi già rilasciati al precedente proprietario.
L’approvazione del progetto in Consiglio Comunale sarebbe stata necessaria solo nel caso di
attuazione di un’opera pubblica, quale la sistemazione a verde attrezzato di un’area pubblica, ma
non è questo il caso. Giova ricordare che la legislazione italiana ha escluso da oltre 30 anni
l’intervento diretto degli organi politici nel rilascio degli atti amministrativi (permessi, autorizzazioni ecc.), riservando a questi organi la funzione di indirizzo.
Ma l’articolo da voi pubblicato personalizza la vicenda di cui date conto, oltre che con le illazioni sul mio ruolo nello specifico procedimento, anche con alcune notizie sulla mia figura professionale nel Comune di Civitavecchia.
“L’architetto Lucio Contardi venne a Civitavecchia, proveniente da Formello, perché fortemente
voluto dall’allora amministrazione pentastellata”.
Dopo avere lavorato 29 anni per il Comune di Roma, molti dei quali come funzionario direttivo degli uffici urbanistici centrali, e 9 anni come dirigente tecnico del Comune di Formello, sono stato selezionato in base ad un avviso pubblico bandito dall’Amministrazione Cozzolino, nella quale, al termine di tre successive fasi di valutazione dei numerosi candidati, il Segretario Generale del Comune ha ritenuto idonei al ruolo da svolgere solo due figure professionali – il sottoscritto ed un altro candidato – sottoponendo la scelta discrezionale al Sindaco. La scelta del Sindaco è caduta sull’altro candidato e io sono stato richiamato dal Comune di Civitavecchia solo in seguito alla rinuncia dell’altro professionista incaricato. È evidente che non sono stato “fortemente voluto dall’Amministrazione pentastellata”, ma scelto con esclusivi criteri di merito e professionalità. Questo non toglie che il mio rapporto con l’Amministrazione Cozzolino, ed in particolare con l’assessore Ceccarelli, sia stato improntato alla massima correttezza e lealtà da entrambe le parti, producendo una significativa ripresa dell’attività urbanistica ed edilizia.
L’articolo prosegue: “Fu anche al centro di una disputa nell’attuale amministrazione quando l’ex
assessore Sandro De Paolis voleva mandarlo via…”
In seguito alle elezioni del 2019, sono stato riconfermato dall’Amministrazione Tedesco prima nel
2019 e poi nel 2020, alla scadenza triennale del mio contratto. Anche in questo caso la scelta
dell’Amministrazione Tedesco non è stata basata sulla “vicinanza politica” ma in base a esclusivi
criteri di professionalità, efficacia ed efficienza.
Non mi risultano atti dell’ex-assessore De Paolis, con il quale peraltro ho collaborato fattivamente
per un anno, finalizzati a “mandarmi via”. Al momento delle mie dimissioni volontarie, per maturata anzianità di servizio, l’Assessore competente sull’urbanistica era l’avv. Roscioni che, pur senza alcuna vicinanza politica, non mi ha mai fatto mancare il suo sostegno e la sua stima.
Chiedo pertanto a codesta redazione di rettificare – pubblicamente e con la stessa evidenza
dell’articolo citato – le informazioni false e lesive della mia onorabilità e dignità professionale”.
Architetto Lucio Contardi
Il Blog risponde
Egregio architetto Lucio Contardi pubblichiamo la sua nota ma riteniamo che queste spiegazioni non debba darle a noi ma al magistrato che sta indagando sulla vicenda. Abbiamo riportato quanto emerso dalle indagini e soprattutto dalla “vita quotidiana” della città che lei ha presto imparato a conoscere salutando i suoi colleghi d’ufficio, quando andato in pensione, con un magnifico pranzo da “Tramontana”.