Terremoto, forte scossa nel centro Italia: magnitudo 5.7, epicentro nelle Marche, sulla costa pesarese

Terremoto, forte scossa nel centro Italia: magnitudo 5,7, epicentro nelle Marche, sulla costa pesarese

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita nel centro Italia subito dopo le 7 del mattino, la magnitudo, secondo l’Ingv, è di 5,7 e l’epicentro sulla costa pesarese a una profondità di 8 chilometri e a 30 chilometri da Fano e 35 chilometri da Pesaro.

La scossa è la più forte dal 1930, data del terremoto di Senigallia di magnitudo 5.8. Lo rileva l’Ingv in una scheda pubblicata sul suo portale. Dalla mappa della sismicità dal 1985 ad oggi si nota che in questa area è presente un’attività sismica con eventi e piccole sequenze di magnitudo moderata, come quella del giugno del 2000 con terremoti di magnitudo fino a 3.5.

C’è stato poi uno sciame sismico con altre 20 scosse: le principali di 3,1, 3,4 e 4,0. Nella zona di Ancona per ora segnalate crepe nelle pareti, evacuata la clinica Villa Igea. Arrivate anche segnalazioni di ascensori bloccati e caduta di calcinacci come nel consiglio regionale delle Marche dove i dipendenti sono rimasti a casa. Intanto molti sono scesi in strada, tanta la paura tra la popolazione.

Tutte le squadre dei vigili del fuoco, in particolare nel Pesarese, ma anche ad Ancona, sono fuori per verifiche. Si sentono le sirene dei mezzi che circolano in lontananza per i sopralluoghi e per far fronte al gran numero di chiamate di cittadini preoccupati. Sono arrivate finora 10 richieste di verifiche di staticità su edifici in provincia di Pesaro-Urbino e 40 nell’Anconetano.

Il traffico ferroviario è stato sospeso in via precauzionale vicino ad Ancona, sulla linea adriatica, per sospetti danni ai binari. Scuole chiuse in molte città delle Marche, a partire da Pesaro e Ancona. Stop dei treni anche tra Rimini e Varano, sulla Ancona-Roma, tra Falconara e Jesi, e sulla Rimini-Ravenna, tra Gatteo e Cesenatico. Nessun treno è fermo in linea. Si stanno verificando le condizioni di sicurezza per attivare eventuali servizi sostitutivi su strada.

Il terremoto è stato sentito anche a Roma, Firenze, Bologna e nel nord Italia, fino al Trentino e in Friuli Venezia Giulia.

Scuole chiuse anche a Pesaro, Fabriano e Macerata, dove le scosse di terremoto sono state avvertite nettamente, e lungo la costa a San Benedetto del Tronto e a Grottammare (Ascoli Piceno). In molti Comuni sono stati aperti i Coc.

La premier Meloni fa sapere di essere in contatto con la Protezione civile e con il presidente della Regione Marche.

Al largo delle coste delle marche “non si attende un evento tsunami” perché con “il valore dell’evento a mare” del livello di quello che si è verificato poco dopo le 7 di oggi “in genere non produce onde tsunami” ma comunque “è partito il sistema allertamento internazionale” con i paesi limitrofi. Così Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile.