FROSINONE – Riceviamo e pubblichiamo: Le recenti dichiarazioni dell’assessore alla sanità del Lazio D’Amato su una modifica della assistenza territoriale nella medicina generale tradiscono una serie di inadeguatezze da parte dell’assessore che sono di seguito specificate.
Il metodo che sta usando l’assessore è incompatibile con le funzioni di una regione a presidente dimissionario ed a giunta dimissionaria, che per legge deve disbrigare soltanto l’ordinaria amministrazione fino alle nuove elezioni.
Il sospetto più che legittimo che l’assessore dimissionario, presentato appena tre giorni prima come candidato alla presidenza della regione nelle elezioni che ci saranno a breve, stia solo sfruttando tale materia, di straordinaria amministrazione su cui non ha più competenza, per soli scopi elettoralistici.
La condotta asseritamente antisindacale tenuta dall’assessore in quanto egli stesso esibisce fuori delle sedi istituzionali un documento che a cose fatte vorrebbe presentare alle altre organizzazioni sindacali con la formula, degna di certi regimi, del “prendere o lasciare”.
La totale irregolarità della procedura in quanto la norma prevede che la regione doveva elaborare prima un atto di indirizzo a valenza generale entro ottobre 2022 (cosa che non ha fatto) e poi iniziare la contrattazione sindacale regionale per arrivare entro un anno al contratto regionale. In sostanza quello che doveva fare non lo ha fatto, ed ora prospetterebbe di fare quello che non può fare.
Lo spregio alle regolari relazioni tra uffici regionali e Organizzazioni Sindacali, le quali hanno fornito le formule ed i delegati per i tavoli tecnici per iniziare ad elaborare l’atto di indirizzo sulla sanità territoriale, che richiede secondo norma un tempo orientativo di sei mesi; quindi un lavoro da concludersi dopo le elezioni con una nuova regione legittimata anche agli atti di straordinaria amministrazione come questo che delinea lo scenario per i prossimi anni, e che giustamente e logicamente non è nelle competenze di una regione a giunta dimissionaria.
Per tutto questo lo SNAMI ricorda all’assessore dimissionario D’Amato di attenersi alle proprie funzioni come previste dalla legge, e a non farsi sfiorare nemmeno dal sospetto che dietro questa sua uscita ci sia solo un inqualificabile trucco elettorale su cui tutti sapranno giudicare.
Il Presidente Regionale SNAMILazio
Dott. Marco Trifogli