CORCHIANO – Il Comune di Corchiano (Viterbo) chiede di affrontare il tema della sicurezza con il Prefetto. Dopo che lunedì scorso una banda dell’Est ha seminato il panico per ore in paese l’amministrazione comunale ha inviato una nota ufficiale in Prefettura per discutere di quanto avvenuto nella prossima seduta del comitato per l’ordine e la sicurezza.
La rapina e il ferimento con il coltello di Giuseppe Lisi, 84 anni, che ha sorpreso uno dei presunti ladri dentro la sua abitazione, oltre al tentato furto in un casolare ha impressionato e non poco la popolazione che ora ha paura e chiede provvedimenti e controlli.
“Il Comune di Corchiano, sulla base di sicurezza firmato un anno fa con la Prefettura, ha chiesto ufficialmente al prefetto un confronto sui fatti accaduti, all’interno di un Comitato per l’ordine e la sicurezza che si svolgerà nei prossimi giorni”, si legge in una nota pubblicata sui canali social dell’amministrazione comunale. L’iniziativa ha l’obiettivo “di verificare insieme alle forze dell’ordine, l’attivazione di attività e strumenti idonei a prevenire episodi di grave delinquenza, come quelli accaduti”.
Inoltre dal Comune fanno sapere che è stato dato mandato all’avvocato dell’ente di predisporre gli atti per la costituzione di parte civile nell’eventuale e futuro processo per tentato omicidio – e un’altra serie di reati ipotizzati – a carico del 31enne rumeno, che abita da anni a Corchiano, che è stato arrestato, tra le altre cose, per aver accoltellato l’anziano e aver tentato di investire un carabiniere mentre tentava la fuga al volante di un’auto rubata.
“Un ringraziamento sentito va ai carabinieri della stazione di Corchiano, per la collaborazione e il continuo supporto che hanno dimostrato anche in questa occasione, attivandosi con prontezza e professionalità per assicurare alla giustizia questi delinquenti”, continuano dall’amministrazione comunale che poi ha inviato un messaggio ai parenti della vittima della brutale aggressione: “Vogliamo esprimere, anche a nome di tutta la comunità di Corchiano, la più totale solidarietà alla famiglia, con la quale rimaniamo in continuo contatto e alla quale abbiamo offerto la nostra più completa disponibilità a fornire tutto il supporto necessario per affrontare questa drammatica vicenda. Davanti ad episodi così gravi di violenza e criminalità, siamo tutti chiamati, ognuno per il suo ruolo, ad essere ancora più vigili e segnalare qualsiasi avvisaglia di possibili atti delinquenziali o anche la presenza di persone sospette, di cui veniamo a conoscenza”.
Lunedì scorso a Corchiano si sono vissute ore di paura. Prima la banda dell’Est (tre rumeni e un moldavo) ha tentato un furto in un casolare ma è stata sorpresa dal proprietario del terreno. Poi uno di loro, il 31enne rumeno appunto, è riuscito a fuggire con un’auto rubata e si è diretto in casa dell’anziano per un furto terminato con l’aggressione. Ora è in carcere (il suo arresto è stato convalidato dal giudice), mentre i complici del tentato furto nel casolare sono stati denunciati a piede libero.