In chiesa l’arrivo silenzioso anche del premier Giorgia Meloni accompagnata dalla sorella Arianna
CIVITAVECCHIA – L’ultimo saluto a Nicoletta Golisano è stato accolto dal caloroso abbraccio silenzioso dell’intera Città di Traiano. Il sindaco Ernesto Tedesco, in fascia tricolore, ha aspettato l’arrivo del feretro sulle scale della Cattedrale.
Centinaia di persone ma anche decine di giornalisti affollato fin dalle 14 la piazza messa sotto stretto controllo da parte delle forze dell’ordine.
Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, politici, persone delle istituzioni ma anche ex compagni di scuola, amici di infanzia e colleghi di lavoro. Erano tutti lì per lei.
Anche la premier Giorgia Meloni è arrivata a Civitavecchia in compagnia della sorella Arianna per l’ultimo saluto alla commercialista 50enne, uccisa da Claudio Campiti domenica scorsa nella sanguinosa sparatoria di Roma. Si è fatta lasciare dagli uomini della scorta ad un centinaio di metri dalla cattedrale. E’ voluta andare a piedi da sola e si è mischiata tra le persone assiepate dentro la navata principale della chiesa dove, ad officiare i funerali c’era il vescovo Gianrico Ruzza.
La presidente del Consiglio è partita da Roma per raggiungere Civitavecchia subito dopo il Consiglio dei Ministri: ha disertato la conferenza stampa per dare l’ultimo saluto a Nicoletta, la commercialista 50enne che lascia il marito Giovanni Berti (che ha portato la moglie a spalla fino all’altare) e “uno splendido bambino di 10 anni”, come ha detto la premier all’indomani della terribile sparatoria di Roma.
“Nicoletta era una mamma protettiva, un’amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune. È stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d’arma da fuoco, insieme ad altre due donne, durante una riunione di condominio a Roma”. Sono le parole apparse pochi giorni fa sul profilo Facebook di Giorgia Meloni.