“Un solo incontro a luglio e poi sono spariti – ha sottolineato Vincenzo Cardenia del Goia Fenapi – ma noi di cose di cui parlare ne abbiamo ancora”.
Tra queste ci sono le proposte per il mercatino natalizio del prossimo anno, il rinnovo delle concessioni scadute a giugno e le disposizioni da adottare in vista della fiera dell’Annunziata di marzo. “18 famiglie che hanno svolto il mercatino per 30 anni quest’anno si ritrovano senza lavorare – ha poi aggiunto – senza nulla togliere a chi sta partecipando, ma ci sentiamo messi da parte dall’amministrazione”.
Anche Stefania Cioccoletta, che gestiva un banco di prodotti a tema natalizio, ha usato parole forti nei confronti della giunta. “Sarebbe questa la loro idea di Natale? Con la piazza vuota e senza banchi?”.
Polemica che va avanti ormai da tempo e per la quale, dalla redazione avevamo domande da porre alla sindaca Chiara Frontini e all’assessore Silvio Franco, abbiamo provato a contattarli per cercare di capire una volta per tutte, ma troppo impegnati per rilasciare dichiarazioni. Oggi, stremata dalla disputa, la sindaca si è affidata ad un comunicato stampa, peccato che le domande volevamo fargliele noi…
“Con riferimento alle recenti polemiche sorte in merito al mercatino di Natale, questa Amministrazione precisa che:
– nel mese di luglio c’è stato un incontro con una rappresentanza degli ambulanti in cui si comunicava l’intenzione di questa Amministrazione di dislocare il mercatino di Natale lungo via Marconi e piazza della Repubblica, secondo una logica che, partendo da Piazza Verdi in piena attività grazie al Teatro dell’Unione aperto tutti i giorni, arrivasse attraverso una Via Marconi chiusa al traffico alla zona food di Piazza Martiri d’Ungheria con la sua zona food e la ex- chiesa di San Giovanni degli Almadiani sede di laboratori di cucina di piatti tipici.
In quella sede l’Amministrazione si è anche impegnata, per l’anno 2023 a condividere le spese per abbellire l’estetica degli stand natalizi, coscienti che quest’anno non avremmo fatto in tempo.
Nessuno ha avuto nulla da dire in merito e siamo andati avanti;
– nel mese di ottobre è stato pubblicato un bando che prevedeva, come preannunciato, banchi dislocati su via Marconi e piazza della Repubblica. A tale bando hanno risposto sedici operatori con diciotto banchi, un’adesione più alta di quella dell’anno precedente. Di fatto, dunque, è stata accettata dagli operatori la nuova collocazione.
A seguito di voci di corridoio che parlavano di diffusi malumori, questa Amministrazione ha convocato nuovamente gli operatori per un confronto ed ha nuovamente illustrato il progetto, spiegando anche che, proprio per agevolare il mercatino e vista la pedonalizzazione della strada, si sarebbero investiti denari pubblici sulla filodiffusione e su un arco di accesso all’area di Via Marconi recante la scritta “Mercatino di Natale”. Il messaggio sembrava essere passato, tanto che alcuni hanno firmato il giorno stesso in nostra presenza, ringraziando della chiarezza. Altri si sono riservati di firmare il giorno successivo.
Alla fine hanno accettato in 5 con 6 banchi, dunque l’Amministrazione ha proposto di ubicare tutti i banchi disponibili in Piazza della Repubblica, non avendo a quel punto alcun senso chiudere la viabilità di via Marconi per soli cinque banchi. Questa opzione non è piaciuta.
Questa la verità dei fatti, confermata non solo dagli atti amministrativi ma dai molti rappresentanti dell’amministrazione che sono stati presenti agli incontri con gli operatori. Non è dunque corretto continuare a sostenere che questa Amministrazione “non ha voluto il mercatino”. E’ vero il contrario: che l’Amministrazione aveva tutte le intenzioni di sostenere il mercatino ma che gli operatori stessi non hanno avuto la volontà di tentare uno spostamento di 50 metri, spostamento peraltro inserito in un circuito economico integrato che non solo non avrebbe recato danni, ma portato benefici.
Non è dunque questa Amministrazione ad aver boicottato i guadagni degli ambulanti nel periodo Natalizio, e non sarà certo questa Amministrazione a dover spiegare alle loro famiglie come mai, quando si è trattato di scegliere tra il minimo cambiamento da noi proposto e il nulla, si sia preferito il nulla.
Resta, come sempre, ferma la massima disponibilità dell’Amministrazione al confronto e al dialogo, ma altrettanto ferma resta la piena convinzione di questa Amministrazione nel portare avanti il proprio progetto di sviluppo e la propria idea di città come pure la totale indisponibilità a piegarsi di fronte a prove di forza dell’ultimo minuto portate avanti in nome del “si è sempre fatto così”.