Le consigliere Friggi e Agostini hanno sottoscritto il Manifesto per la gestione pubblica del servizio idrico Integrato
ACQUAPENDENTE – Con l’astensione della capogruppo di minoranza Federica Friggi, il consiglio comunale di Acquapendente approva la ricognizione ordinaria delle partecipazioni pubbliche detenute al 31 Dicembre 2021 ex articolo 2021 TUSPP. Dalla scheda di revisione periodica si ratifica il mantenimento della Esco Provinciale Tuscia S.p.a. (quota di partecipazione dello 0.42% per fornitura energia elettrica per illuminazione pubblica e gestione impianto fotovoltaico), Talete S.p.A. (quota 2,07% per gestione servizio idrico integrato ATO 1) e S.I.I.T. srl (quota 3.52% con assemblea soci che in data 21 Novembre 2022 ha già deliberato lo scioglimento anticipato della Società e messa in liquidazione).
”Comunico agli aquesiani”, sottolinea la Friggi a termine seduta, “che tanto io quanto la consigliera comunale Domitilla Agostini (foto) siamo “amministratori in blu” pronte a difendere l’acqua pubblica. Sabato 14 gennaio 2023 insieme ad altri amministratori locali, abbiamo sottoscritto il manifesto del Coordinamento degli Amministratori in Blu. Gli “Amministratori in Blu” sono tutti coloro che nell’esercizio delle loro cariche amministrative di sindaco, consigliere comunale, assessore comunale (interno o esterno), intendono basare il loro operato sui principi intorno ai quali si fondò Io straordinario risultato del referendum sull’acqua pubblica del 12 e 13 Giugno 2011, che vide il 95,80 degli elettori votare favorevolmente alla gestione pubblica del Servizio idrico Integrato. Calando quei principi nella nostra realtà territoriale, quella della Provincia di Viterbo, essi concordano sulla necessità di avere una struttura pubblica di gestione del servizio idrico, che metta il fondamentale bene comune dell’acqua nella piena disponibilità dei territori e delle comunità che ne sono fruitori. Ciò significa in primo luogo evitare la cessione ad un socio privato del 40% delle azioni della Talete SPA e al contempo lavorare per la trasformazione della attuale SpA di diritto privato in una azienda di diritto pubblico. Confermiamo pertanto il nostro impegno politico in difesa di un bene essenziale quale è l’acqua, che in quanto tale deve restare fuori dalle logiche di profitto. Ci auspichiamo che altri amministratori sottoscrivano il manifesto al fine di creare un gruppo coeso che si confronti e lavori per un bene comune”.