Già arrestato ad ottobre nei pressi di Cassino per aver aggredito i carabinieri e condannato per lesioni, minacce, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale è diventato ormai socialmente pericoloso
VITERBO – Ieri pomeriggio lo stadio Rocchi di Viterbo era una bolgia. I tifosi hanno contestato, legittimamente, la società per aver portato la squadra gialloblu ad essere da sola all’ultimo posto in classifica e vicina all’ennesimo fallimento non solo sportivo ma anche societario.
I tifosi hanno contestato come fanno i tifosi. Striscioni e urla verso dirigenti, giocatori e soprattutto il presidente, Marco Arturo Romano.
Quest’ultimo, per l’ennesima volta, si è presentato allo stadio visibilmente alterato. Secondo i presenti visibilmente ubriaco.
Ha sputato verso i tifosi. Li ha insultati. Ha cacciato giornalisti e fotografi utilizzando i suoi uomini proteggendosi dietro le divise della polizia (le stesse che, come leggerete più avanti, ha violentemente contestato). Ha cercato lo scontro con i tifosi che fortunatamente non c’è stato.
Non è la prima volta che questo signore si comporta in questo modo per colpa dell’alcol.
Era l’8 ottobre dello scorso anno quando i militari della stazione Carabinieri di Vallerotonda lo hanno tratto in arresto per violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Marco Arturo Romano era stato fermato nel corso di un controllo alla guida di una autovettura, in evidente stato di ebrezza. Ovviamente ha rifiutato di sottoporsi ai previsti accertamenti per rilevare il tasso alcolemico assumendo da subito un atteggiamento ostile inveendo e minacciando i carabinieri.
Mentre i carabinieri lo invitavano a scendere dalla vettura, nel tentativo di fare resistenza ha aperto violentemente lo sportello colpendo e ferendo uno dei militari di pattuglia.
I carabinieri sono comunque riusciti a contenere lo stato agitativo di Marco Arturo Romano e dopo averlo riportato alla calma, non senza difficoltà, lo hanno ristretto nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Cassino, in attesa del processo per direttissima presso il Tribunale di Cassino. L’udienza si è tenuta il giorno dopo e il giudice ne ha convalidato l’arresto.
Al presidente Romano è stata tolta la patente e come hanno scritto i carabinieri nel loro comunicato: “per un po’ di tempo non potrà più guidare evitando così di diventare un pericolo per l’incolumità degli altri utenti della strada“.
Il problema è che questo signore è diventato un pericolo sociale e potrebbe finire col rovinare qualcuno che, raggiunto da insulti e sputi potrebbe reagire in modo scomposto. Viterbo ha visto di tutto. Mancava un ubriacone. Adesso il vuoto è stato riempito (non di vino, ndr per il presidente Romano). Quando la Questura si deciderà ad emettere un Daspo nei suoi confronti? Mistero…