Dopo due anni di pausa forzata dovuta alla Pandemia ha riaperto i battenti lo storico Carnevale di Ronciglione che, già dalla prima giornata, ha trasformato la cittadina nel tempio del divertimento e della creatività. La prima giornata del 330° concorso Corso di Gala di domenica 29 gennaio ha visto sfilare più di mille concorrenti mascherati con costumi coloratissimi e dalle rifiniture ricercate, inoltre i cinque carri allegorici hanno attirato a Ronciglione tantissimi turisti che hanno popolato piazze e vie per tutta la durata della sfilata. L’appuntamento con uno dei Carnevali più belli d’Italia non consiste soltanto in maschere e carri ma apre le porte anche ad altre attività come lo street food, indispensabile per fare conoscere i sapori della tradizione locale. Il clima di festa ha creato l’occasione giusta per le esibizioni di bande musicali, usare e artisti del luogo che hanno avuto modo di farsi conoscere allietando la giornata agli amanti del Carnevale arrivati a Ronciglione da diverse parti d’Italia. L’avvio del motore carnascialesco era atteso con ansia soprattutto da commercianti e ristoratori, che fino al 21 febbraio approfitteranno delle giornate di festa per risollevare le finanze economiche duramente colpite dal periodo buio della pandemia. Oltre al Carnevale, il 2 e il 3 insieme ritornano nell’anno 2023, ma continua ad essere tra i grandi assenti: infatti il numero 23 (secondo la smorfia napoletana “lo scemo” che ci sia forse qualche collegamento?) manca ormai da 94 giorni.
Un salto indietro nel tempo
Il Carnevale di Ronciglione ha una lunghissima tradizione che affonda le radici in epoca Farnesiana, tempi in cui avevano luogo nella Tuscia le pubbliche allegrezze, cioè corse di cavalli in assenza di fantino conosciute anche con il nome di “corse dei Barberi”. Le corse dei Barberi sono un richiamo alla tradizione romana riconducibile al pontificato di Paolo II Barbo, infatti durante il Carnevale nell’odierna via Del Corso (un tempo via Lata) si svolgevano le corse dei cavalli senza fantino che partivano da piazza del Popolo per poi concludersi in piazza Venezia. Ronciglione festeggia ufficialmente il suo storico Carnevale da lontano 1570 e nonostante l’incendio e il saccheggio avvenuto per opera delle truppe giacobine nel 1799 la città riprese qualche anno dopo a celebrare il Carnevale più forte e determinata di prima. Secondo un’antica leggenda, tramandata da padre in figlio, un capitano degli ussari francesi che si trovava a Ronciglione per difendere lo Stato Pontificio si innamorò di una bella donzella e per mettersi in mostra davanti alla dama amata sfilò ripetutamente al comando dei suoi dragoni dando inizio alla tradizione. Ad annunciare come da consuetudine l’inizio della festa c’è il suono del “campanone” a cui seguono la consegna delle chiavi del paese a Re Carnevale, corsa dei Barberi e sfilate. La “moccolata finale” con la mascherata dei “saracari” annuncia la morte di Re Carnevale.