CIVITAVECCHIA – Incidente sul lavoro al porto di Civitavecchia dove un operaio è morto, travolto da un container che stava spostando con il muletto. È successo stamani all’alba alla banchina 25.
A morire Alberto Motta, 29 anni, dipendente di Rtc ovvero la società che gestisce il terminal container. Alberto era figlio di un altro storico lavoratore della compagnia portuale. Sul posto le forze dell’ordine per chiarire cosa sia accaduto.
La tragedia arriva a meno di 24 ore da un altro incidente mortale in porto, a Trieste. Paolo Borselli, 58 anni, ha perso la vita nel pomeriggio di ieri a seguito di un infortunio sul lavoro accaduto al Molo VII. L’uomo è caduto in mare con il muletto. A dare l’allarme sono stati i colleghi che non l’hanno visto rientrare. Borselli era dipendente dell’Alpt, l’Agenzia per i lavoratori portuali di Trieste.
Intanto i sindacati dei lavoratori stanno presidiando la zona è hanno già comunicato la giornata di sciopero:
procedura di sciopero proclamazione di sciopero Grave incidende MortaleIn riferimento al gravissimo infortunio mortale, accaduto questa mattina nel Porto di Civitavecchia presso il Roma Terminal Container, che è costato la vita a un giovane lavoratore, le scriventi Segreterie territoriali comunicano, in base all’art. 49 del vigente CCNL dei lavoratori dei porti, lo sciopero immediato, di 24 ore in segno di lutto per gli aspetti legati alla sicurezza nei luoghi di lavori. Dalle ore 12.00 di OGGI venerdì 10/02/2023 alle ore 12.00 di sabato 11/02/2023.
Lo sciopero, interesserà tutti i lavoratori del Porto di Civitavecchia.
“Sono passati appena 20 giorni, ed è di nuovo tragedia sul lavoro. Anche questa volta a perdere la vita un giovane operaio impegnato, nel porto di Civitavecchia, nelle operazioni di movimentazione al terminal dei container.
Le notizie sono ancora frammentarie e la Polizia di frontiera sta effettuando i rilievi per capire la dinamica dell’incidente mortale”. Così in un comunicato Carlo Costantini e Marino Masucci, segretari generali della Cisl Roma Capitale Rieti e Fit Cisl Lazio.
“Siamo sconcertati, affranti, e non si può continuare a tenere la conta dei morti mentre monta il senso di impotenza e rabbia di fronte a quella che, a tutti gli effetti, è l’emergenza numero uno del mondo del lavoro. Non si può avere vent’anni, avere tutta la gioia della vita davanti e poi, improvvisamente, l’incidente, qualcosa che non va e l’interruttore della vita si spegne. Tragedie che colpiscono giovani alle prime armi come uomini adulti e di esperienza nei cantieri, nei capannoni, sulle impalcature, nelle fabbriche, ovunque.
Basta! La sicurezza sul lavoro deve essere la priorità assoluta di questo nuovo anno. Dobbiamo mettere finalmente un punto a questa lunga scia di sangue che si porta via vite innocenti. Alla famiglia di questo giovane facciamo le nostre condoglianze e ai colleghi diciamo: vi siamo vicini. Ma ora le istituzioni devono incontrarci e insieme dobbiamo mettere a punto una strategia comune per aumentare i controlli, incentivare la formazione nelle aziende e sanzionare chi non la effettua. La formazione è un tassello fondamentale per rendere tutti i lavoratori, dal primo appena assunto all’ultimo che sta per andare in pensione, consapevoli dei rischi del proprio lavoro. Siamo stanchi di fare la conta dei morti: basta basta basta!”.
Civitavecchia Porto – Tragedia sul posto di lavoro, muore giovane operaio