VITERBO – È quasi raddoppiata nel 2022, rispetto all’anno precedente, l’attività di prestazioni domiciliari effettata sul territorio della Tuscia dal team della Terapia del dolore e cure palliative della Asl di Viterbo, diretto da Giovanni Siena.
In dodici mesi, infatti, l’unità operativa ha erogato 1495 prestazioni domiciliari in tutto il Viterbese, tra prime e seconde visite, rispetto alle 862 del 2021.
L’importante incremento di attività diventa ancora più evidente se paragonato con gli stessi riferimenti temporali degli anni precedenti: 183 prestazioni erogate nel 2020, 169 nel 2019, 40 nel 2018 e 25 nel 2017.
Una crescita esponenziale che testimonia come la squadra della Terapia del dolore e cure palliative della Asl di Viterbo sia stata in grado di rispondere adeguatamente, in termini organizzativi e di sviluppo dell’offerta, a un bisogno di salute crescente espresso dal territorio.
A questi numeri occorre aggiungere quelli relativi agli interventi di medicina proattiva, attraverso la telemedicina e il teleconsulto, che nel 2022 sono stati 509 rispetto ai 146 del 2019, anno nel quale è stata avviata questa nuova modalità operativa.
L’unità è una struttura finalizzata ad assicurare la diagnosi, la prevenzione, il trattamento e la cura di pazienti affetti da sindromi dolorose acute o croniche o che necessitano di cure palliative attraverso sistemi organizzativi adeguati alle diverse necessità assistenziali. La rete della terapia del dolore e delle cure palliative è radicata su tutto il territorio provinciale ed è articolata attraverso gli ambulatori presenti negli ospedali di Belcolle, Tarquinia, Civita Castellana, Acquapendente e Montefiascone e nelle case della salute di Soriano nel Cimino e Bagnoregio.
La rete, sia sotto il profilo dei dati di attività che delle tecnologie acquisite, particolarmente negli ultimi anni ha avviato un percorso di crescita e di incremento dell’offerta rispetto a questi specifici bisogni di salute.
«La nostra struttura – spiega Giovanni Siena – si propone di raggiungere in tempi brevi l’accreditamento regionale, applicando quanto previsto dai Dca regionali 360 e 568, vale a dire la garanzia di operatività per quanto riguarda l’attività di ambulatorio, di sala operatoria, le consulenze di reparto e l’attività domiciliare.
Quest’ultima, in particolare, è il fiore all’occhiello del nostro team che, anche nei periodi critici della pandemia, è riuscito a mantenere operative la terapia del dolore e le cure palliative a livello domiciliare. Effettuare numerose procedure direttamente nell’abitazione del paziente che, per vari motivi, non può recarsi in ospedale, anche grazie alle tecnologie che l’azienda ci mette a disposizione, è un importante risultato che abbiamo raggiunto nell’ottica della Casa come primo luogo di cura e dell’equità di accesso alle stesse cure, con particolare riferimento alle fasce più fragili della popolazione assistita».
L’unità operativa è composta, oltre che dal dottor Giovanni Siena, dai dottori Marco Morucci, Pasqualina Alongi, Annette Huttner, dalla coordinatrice Paola Martini, dagli infermieri Maria Piacentini, Silvia Bertelli e Massimiliano Fumoso. La terapia del dolore e le cure palliative aziendali si attivano attraverso il medico di famiglia che, su ricetta dematerializzata o rossa, può richiedere la “Visita anestesiologica per terapia del dolore” o, se è necessario, un intervento a casa del paziente (aggiungendo “Domiciliare” nelle note), oppure telefonando direttamente alla segreteria dell’unità operativa al numero 07611860271 o inviando una mail all’indirizzo segreteria.terapiadeldolore@asl.vt.it.