L’Ucraina sostiene che due missili da crociera russi Kalibr abbiano attraversato lo spazio aereo rumeno. Il Cremlino non ha né confermato né smentito l’ipotesi mentre la Romania ha negato l’affermazione di Kiev. Dure proteste da parte della confinante Moldavia.
“L’11 febbraio alle 10:18, due missili da crociera Kalibr russi hanno attraversato il confine di Stato dell’Ucraina con la Repubblica di Moldova. Intorno alle 10:33, questi missili hanno attraversato lo spazio aereo rumeno per poi rientrare nello spazio aereo dell’Ucraina nel punto di intersezione del confine dei tre Stati. I missili sono stati lanciati dal Mar Nero“, ha fatto sapere il comandante in capo delle forze armate dell’Ucraina Valery Zaluzhny.
Come se non bastasse, secondo il portavoce dell’aeronautica militare ucraina, Kiev avrebbe potuto oggi abbattere i razzi russi che hanno sorvolato la Romania e la Moldavia ma ha scelto di non farlo. “Abbiamo compreso il rischio per la popolazione di uno Stato straniero e non lo abbiamo fatto”, ha sottolineato lo stesso portavoce intervenendo in una trasmissione televisiva.
La Russia ha scelto di non commentare le notizie diffuse da Kiev, secondo cui missili russi avrebbero attraversato lo spazio aereo rumeno. Mosca ha rimandato la questione al Ministero della Difesa, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
In mezzo alle accuse ucraine e al silenzio russo ecco la smentita della Romania. Il ministero della Difesa rumeno ha sottolineato che i due missili russi citati da Kiev non sarebbero entrati nello spazio aereo del Paese. Il sistema di sorveglianza aerea di Bucarest ha permesso di vedere “probabilmente un missile da crociera lanciato da una nave della Federazione russa vicino alla Penisola di Crimea”, si legge nella nota diffusa dal dicastero.
Nello stesso comunicato si fa presente che il missile “si è alzato nello spazio aereo dell’Ucraina, della Repubblica di Moldova ed è rientrato nello spazio aereo ucraino senza intersecare, in nessun momento, lo spazio aereo della Romania”.
Nel dettaglio, “il punto più vicino allo spazio aereo rumeno è stato registrato dai sistemi radar a circa 35 chilometri a nord-est del confine” ha concluso la nota.
Nel frattempo la Moldavia ha convocato l’ambasciatore russo a Chisinau per protestare dopo che due missili inviati da Mosca hanno sorvolato lo spazio aereo della Moldova prima di entrare in Ucraina.
Ricordiamo che Volodymyr Zelensky, da Bruxelles, ha ipotizzato che dopo aver invaso l’Ucraina la Russia potrebbe aver intenzione di impadronirsi anche della Moldova. Il presidente ucraino ha aggiunto di aver parlato con Maia Sandu, presidente della Moldavia: “L’ho informata che abbiamo intercettato il piano dell’intelligence russa per la distruzione della Moldova”.
In precedenza il ministro degli Affari Esteri e dell’Integrazione Europea della Repubblica Moldava, il vicepremier Nico Popescu, aveva dichiarato che il suo Paese avrebbe dovuto rafforzare le proprie capacità di difesa per proteggere il proprio spazio aereo, il proprio territorio e la vita dei cittadini. Il giallo dei due missili russi accresce ulteriormente la tensione.