ACQUAPENDENTE – Con gli eredi del maniscalco mastro Battista Alberici fautore dell’ evento, che nella seconda metà del 1.500 era “manescalco molto valente… è homo splendido, et inventor di far cose nuove in cose di miracoli e devozioni, et mascherate per Carnevale”, sono tornate a ruggire in una domenica nuvolosa ma non freddissima nella centralissima Piazza Girolamo Fabrizio le carnevalesche maschere.
In loro compagnia aria di simpatica goliardia nel centro storico con diversi gruppi e niente carri (chissà che possa dal 2024 risuonare la sveglia per qualche artigiano-artista) oltre a alla tipica fregnaccia (frittella fatta mescolando acqua, sale, farina, olio ed il grasso delicato del maiale) annaffiata da bicchieri di buon vino locale. Allegria di grandi e piccini, impegnati ad emulare la maschera “Saltaripe” elaborata nel 1960 da Cesare Bertuzzi e per la prima volta animata nel 1986 (26 anni dopo) in una terra di confine tra Toscana ed Umbria secondo la logica di chi ama le burle, le fregnacce e alzare un po’ il gomito. Il divertimento è finalmente tronato nelle vie del paese con la soddisfazione del Comune e della Proloco. Domenica 19 febbraio e martedì 21 si replica.