Il nuovo Udc? Poche chiacchere e soluzioni concrete ma con questi numeri l’impresa appare impossibile. L’ambizione (legittima) del giovane “Gin Star”
di Cristina Volpe Rinonapoli
TARQUINIA – Siamo con Gino Stella, classe 85 tarquiniese doc, candidato alle recenti elezioni Regionali nella Lista Udc di cui è segretario provinciale, di recente nominato dallo stesso segretario nazionale del partito – Lorenzo Cesa: “Responsabile Nazionale UDC dell’ufficio demanio e rapporti con le attività balneari.”
Dai giorni del Cotral per andare a Viterbo alle riunioni di partito, ad oggi con ruoli ben precisi e di responsabilità è Gino Stella, politico ed imprenditore che si racconta…
Gino Stella, nomine candidature, il suo impegno in politica sembra essere costante ed in continua crescita, ma facciamo un passo indietro. Come si è ritrovato in politica? Da dove viene- considerando anche la sua giovane età?
“Ho iniziato la mia avventura politica dalle origini dell’Udc. Sono stato il primo presidente delle giovanili provinciali di Viterbo avevo 16 anni e andavo alle riunioni con il Cotral….”
Un bell’impegno per un ragazzo adolescente, rispetto all’epoca che viviamo possiamo dire che lei sia stato un adolescente speciale, cosa dicevano a scuola, in famiglia, di questa sua passione? E cosa pensa dei ragazzi di oggi che per la maggior parte non vanno neanche a votare?
“Diciamo che a 14 anni essere rappresentante di istituto -per 5 anni consecutivi, fare politica nelle sezioni giovanili, e controbattere tante volte a scuola le ideologie “sinistroidi” non era cosa facile. Tanti amici e compagni di classe mi chiedevano perché ribattevo sempre tutto e perché anche all’ interno di una semplice istituzione come la scuola volessi emergere. Ecco il mio più grande sogno e aspirazione: emergere! Non mi piace essere uno tra i tanti, mi piacciono le scommesse, mi piace creare, innovare, e far crescere qualcosa- che sia il mio partito o una nuova azienda. I ragazzi di oggi? si devono riprendere lo spazio che gli spetta , e lo possono fare solamente se gli si dà la possibilità di credere in quello che fanno. Arrivare a sedermi nella segreteria nazionale di un partito, non è stato facile ma -oltre alla mia famiglia e a mia moglie- ho avuto personalità politiche che hanno sempre creduto in me. Quello che oggi la politica deve fare è dare spazio ai giovani. E deve credere nel cambiamento”
In particolare quali fra questi politici ed in che modo hanno creduto in lei? e farà lo stesso con altri giovani?
“In primis Mario BaccinI che all’ epoca era Ministro della Funzione Pubblica, lui mi ha dato quella voglia di fare e credere in questo partito, poi con gli anni tanti altri come Regino Brachetti, Nando Gigli e soprattutto ultimamente Lorenzo Cesa e Marco di Stefano. Per rispondere alla seconda parte della domanda: io con i giovani sto già lavorando, alle elezioni dell’Università Agraria di Tarquinia, nella lista dei Moderati c’ erano molti giovani, e nella lista delle regionali ho messo Ilaria Rossi, anche lei è giovanissima.”
Una ragazza oltretutto che sta già facendo parlare di sé e promette bene. Nell’ambito del suo nuovo incarico, “Responsabile Nazionale UDC dell’ufficio demanio e rapporti con le attività balneari.” come pensa di poterlo svolgere e ci sono già delle criticità sulle quali pensa di dover intervenire?
“Beh! io vengo da quel mondo, combatto ed ho combattuto per anni per il problema delle concessioni demaniali, però anche qui vanno precisate alcune cose. Da balneario -quale io sono- chiedo rispetto alle istituzioni, rispetto del mio lavoro, dei miei investimenti, dei miei dipendenti. Da politico che oggi ricopre un ruolo- scomodo- rispondo che un tavolo tecnico va creato, che se si devono fare delle gare d’appalto, come è giusto che sia, si incominci dalle spiagge abbandonate, e che soprattutto si creino i giusti presupposti per non danneggiare le piccole imprese italiane del settore balneare, trovando una formula o denuncia o di prelazione. So che la Meloni si sta muovendo per tutelare tutti e l’Udc darà una mano in questo da buon alleato.”
Sulle concessioni demaniali lei dall’interno del settore, pensa sia in grado di poter rappresentare tutti, e più nello specifico cosa prevede secondo lei il ruolo che il partito le ha appena affidato?
“Per esempio che vengano riconosciuti gli investimenti fatti negli anni da parte delle aziende concessionarie, o- che in caso di aste- venga dato un diritto di prelazione alle aziende che già sono sulla concessione. Soprattutto per garantire lavoro, affidabilità e tranquillità ai clienti e lo dico non solo come politico ma anche da giovane imprenditore che dall’ età di 18 anni ha creato la sua impresa nel settore della ristorazione, oltre a gestire una tipografia ed un’attività nel catering per le produzioni cinematografiche”
Gino Stella cosa direbbe adesso in questo momento, al suo partito l’Udc? che dopo il risultato anche molto positivo delle regionali, che non solo vi ha visti crescere, ma che in non meno di un mese di campagna elettorale- presentando una propria lista- ha piazzato nel Lazio un consigliere Nazzareno Neri. Sembrava un’impresa impossibile eppure…
“Sono infatti molto soddisfatto e credo che abbiamo lavorato tutti molto e bene, parlano i risultati. Il ruolo che mi è stato dato è un ruolo nuovo, che fa anche capire quanto il partito stia cambiando e si stia mettendo a passo con i tempi. Figure tecniche in situazioni tecniche, poche chiacchiere e soluzioni concrete. Al partito mi sento di dire, soprattutto a Lorenzo Cesa, di continuare così. C è bisogno di innovazione e cambiamento e lui ha trovato secondo me la strada giusta. Al mio Paese, che è il più bello del mondo, dico solo di credere di più nelle proprie potenzialità: abbiamo tutto! ma dovremmo sfruttarlo al meglio, di più. Con quest’ottica mi metto a lavoro e come imprenditore e come politico”