Calorosa accoglienza dei dipendenti nella sede istituzionale in via Cristoforo Colombo. Tanti lacchè e fan di Zingaretti tra i più entusiasti (chissà perché)
ROMA – Francesco Rocca ha firmato in Corte d’Appello, venendo così proclamato governatore.
L’ex numero uno della Croce Rossa, è ufficialmente il presidente del Lazio. Rocca è poi arrivato nel palazzo della giunta regionale in via Cristoforo Colombo per l’insediamento.
“È emozionante stare qui, e voglio dire grazie a tutti i dipendenti per l’accoglienza. Inizia un percorso impegnativo, la campagna elettorale è finita e ora inizia una nuova fase”.
”Da oggi si comincia: lavorerò pancia a terra, senza polemiche. Voglio ringraziare il presidente Leodori per l’accoglienza e lo scambio di informazioni”, ha aggiunto.
“Nelle prossime 48 ore avrò i primi incontri con i direttori generali delle aziende del Lazio. Con il ministro della Salute Schillaci ci vedremo nei prossimi giorni, è un interlocutore costante. Abbiamo un problema di carenze di organico, il tema è anche conoscere come sarà risolto il tema del numero chiuso nelle facoltà di medicina. La grande priorità è ridare dignità ai nostri cittadini che si trovano ad affrontare giornate di attesa insopportabili all’interno dei nostri pronto soccorso”, ha dichiarato Rocca.
“La prossima settimana presenteremo la giunta, credo tra giovedì e venerdì. E non ho messo nessun veto” ai partiti.
“Se nella riunione dei coordinatori fosse andato storto qualcosa mi sarebbero arrivati già i primi messaggi – ha aggiunto Rocca -. Quindi non vedo difficoltà. Io vedo un clima tranquillo di uomini e donne pronti a mettersi a disposizione”.
“Al momento leggo tante ricostruzioni fantasiose. Sto lavorando in queste ore per una squadra all’altezza delle aspettative e che si farà trovare pronta per le sfide che abbiamo avanti. Sarà un lavoro di squadra”, ha sottolineato Rocca.
“Ai cittadini sento di dire che da oggi, come presidente della giunta regionale, sono al servizio di tutti e lavorerò nell’interesse di tutta la comunità della regione Lazio, non nell’interesse di un partito o di una coalizione”.
“Appello ai partiti, tutti, non solo alla coalizione che mi ha sostenuto, è di una leale collaborazione, senza pregiudiziale ideologica”, ha aggiunto.
Sulla questione economia del mare ha dichiarato: “Non ci sarà un assessorato specifico ma un assessore con delega alla portualità. L’argomento è importante sotto tutti gli aspetti e non sarà trascurato”.
Nota di colore il calore dell’accoglienza riservata dai dipendenti della regione. Appena varcata la soglia è partito un applauso liberatorio. Dieci anni di Zingaretti sono stati pesanti per tutti evidentemente, anche per loro. Tra i dirigenti in prima linea anche i “folgorati sulla via di Damasco”. Dismesse le camice arcobaleno, le bluse garibaldine e le magliette rosse del Che’, tutti la maglia tricolore. Il segno dei tempi che cambiano.