VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo – Promossa in pompa magna dalla Regione Lazio, annunciata e considerata come una grande opportunità per le nuove generazioni, ad oggi Garanzia Giovani è un flop che lascia gli imprenditori senza rimborsi e i giovani sfiduciati e privi di interesse a richiederne l’attivazione. Sono molti gli imprenditori viterbesi di cui ho raccolto lo sfogo, ma soprattutto l’amara segnalazione che ormai da anni non hanno ancora visto un centesimo dei rimborsi della parte di compenso anticipata dai datori di lavoro ai tirocinanti. Garanzia Giovani, infatti, prevedeva il sostegno della Regione, all’avvio di un rapporto di lavoro per i ragazzi disoccupati tra i 15 e i 29 anni. I tirocinanti avevano diritto ad uno stipendio che in parte veniva coperto dagli stessi imprenditori e in parte dal progetto. Di questi compensi tanti imprenditori della Tuscia ne hanno perso le tracce a causa, come sempre giunge voce dalla Regione Lazio, della burocrazia e delle sue lungaggini. Garanzia Giovani fu spacciato dalla Regione Lazio come una misura rivoluzionaria, oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto degli imprenditori che devono ancora vedersi liquidare i rimborsi di cinque anni fa chiedono che vangano rispettati i crediti. A parte un iter burocratico a dir poco drammatico, la Regione Lazio non è riuscita in questi anni a liquidare in tempi accettabili fondi dell’Unione europea. Il che la dice lunga sulla gestione schizofrenica e inefficiente. Voglio stigmatizzare questa situazione per chiarire, ora che in Regione l’Amministrazione è appena cambiata, quali sono e a chi appartengono le responsabilità di questo fallimento.