CIVITAVECCHIA – In quattro “sull’Aventino” (sarebbe meglio dire Colline dell’Argento) fanno mancare il numero legale e salta l’importante consiglio comunale per l’approvazione del rendiconto di gestione e saltano anche le assunzioni dei vincitori di concorso.
Dopo la nomina di Giancarlo Frascarelli a presidente del consiglio comunale, mal digerita dalla ex Emanuela Mari, dal “trombato” Cacciapuoti e dai nuovi “asceti” Perello e Iacomelli.
Questa mattina infatti si sarebbe dovuto approvare il rendiconto di bilancio – con i termini scaduti il 30 aprile – ma la seduta non si è potuta aprire per mancanza del numero legale.
Dodici consiglieri comunali presenti, undici di maggioranza e il civico Vittorio Petrelli. Assenti, come detto, Matteo Iacomelli di Forza Italia (aspirante assessore), Daniele Perello (aspirante assessore) del gruppo misto e i neo meloniani Raffaele Cacciapuoti (aspirante capogruppo) ed Emanuela Mari (aspirante leader di un movimento civico a sostegno di De Sio sindaco).
Il Prefetto aveva intimato al Comune di provvedere all’approvazione del Rendiconto di gestione 2022 entro venti giorni ma anche su questo tema caldo i “scalatori dell’Aventino” hanno dimenticato che Roma è senza l’uomo di Governo.
Il mancato assenso entro il 30 aprile sta già avendo degli effetti negativi sul Comune, prima fra tutti la mancata entrata in servizio delle nuove assunzioni ed il conseguente disservizio per i cittadini oltre ai disagi economici per i neo dipendenti.
Ora c’è da capire se da Roma Fratelli d’Italia abbia dato o meno indicazioni alla Mari e Cacciapuoti di far cadere Tedesco (per presentare il redivivo De Sio) oppure è l’ennesimo salto in avanti senza aver concordato niente con il partito centrale ma solo con quello ecclesiastico del sacerdote locale “Don” Paolo Iarlori (saperlo, SIC!).
Un gioco pericoloso quello messo in atto dai “senatori aventini” che nei prossimi giorni potrebbe avere ulteriori sviluppi.