CIVITAVECCHIA – Stremati ma sorridenti, così sono apparsi i volti dei primi migranti sbarcati questa mattina dalla ong Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee con a bordo 168 migranti di cui 7 donne, 4 bambini e 14 minori non accompagnati, attraccata verso le 7 nel porto di Civitavecchia.
Ad accoglierla una macchina ormai ben rodata che vede la collaborazione tra AdSP del Mar Tirreno centro settentrionale, con il suo presidente Pino Musolino in prima linea, Asl Roma 4 con i vertici dirigenziali sul posto insieme al direttore generale Cristina Matranga, Croce rossa italiana, Comune con il sindaco Ernesto Tedesco e l’assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli, Forze dell’ordine, Capitaneria di porto e Protezione Civile.
Alle 8 circa i sanitari sono saliti a bordo per effettuare i primi controlli e i tamponi di rito, poi sono iniziati gli sbarchi: prima le donne e i minori. Le condizioni di salute generale dei migranti, soprattutto da Egitto e Bangladesh, sono apparse buone a parte qualche caso per cui l’azienda sanitaria locale aveva già allertato il Policlinico Gemelli di Roma.
Una donna in stato di gravidanza è stata trasportata all’ospedale San Paolo per accertamenti.
Dopo essere stati rifocillati e visitati i migranti saranno distribuiti in centri di accoglienza disposti in tutta Italia tra Roma, Torino ed Emilia Romagna. Per quanto riguarda invece i minori non accompagnati resteranno momentaneamente a Civitavecchia e Viterbo con i Servizi sociali impegnati dai giorni scorsi a trovare strutture in grado di accoglierli.
Accompagnati nelle tende della Cri dai volontari i migranti sono stati sottoposti ai controlli attenti dei sanitari che, fortunatamente, non hanno rilevato particolari criticità. Volti segnati dalla navigazione in mare aperto con mezzi di fortuna ma il sorriso di chi, alla fine, in qualche modo ce l’ha fatta. Per loro ora inizia un percorso di smistamento verso strutture e centri in tutta Italia.
Restano per Civitavecchia, come sottolineato sia dal Sindaco che dall’assessore Napoli, le difficoltà legate a numeri importanti per una città che è priva di strutture di accoglienza adeguate. Problematiche simili sottolineate anche dal numero uno di Molo Vespucci che, pur ribadendo la volontà di fare la propria parte, ha ricordato come Civitavecchia sostanzialmente viva di crociere e sbarchi simili mettono in difficoltà l’intero porto. Oggi, ad esempio, diverse navi da crociera hanno dovuto attendere l’attracco della Ong prima di poter accedere allo scalo. Si tratta del terzo sbarco in città dopo l’Aita Mari e la Life support.
Per le operazioni di sbarco, presso il porto di Civitavecchia, la Asl Roma 4 ha messo a disposizione una sua squadra di 10 operatori, composta da infermieri, tecnici della prevenzione e personale medico. «Le attività di accoglienza e controllo sanitario – ha spiegato il Direttore Sanitario Aziendale, la dottoressa Simona Ursino – si sono svolte con il supporto del personale Usmaf, Uscar e Cri. Non vi sono state criticità o emergenze. Tutti i migranti sono stati visitati dai sanitari».