“Viterbo non spreca”. Ad occuparsene l’Università della Tuscia, anche da Fratelli d’Italia non vedono la necessità di un ulteriore studio
VITERBO – Lotta allo spreco alimentare, sul bilancio del comune 20mila euro sono destinati all’università della Tuscia per il progetto ”Viterbo non spreca”. Studio che risulta già essere stato fatto nel 2018 dallo stesso assessore Silvio Franco che è anche professore universitario. E proprio a lui la consigliera del Pd Alessandra Troncarelli nel consiglio comunale di oggi ha chiesto chiarimenti: “Assolutamente non metto in dubbio l’eccellenza della nostra università, ma la cosa che mi lascia perplessa è perché se lo studio è stato già fatto in passato oggi lo riproponete? Ci sono già associazioni del terzo settore che si occupano fattivamente dell’argomento non riesco quindi a vederne l’utilità”.
A portare a termine il progetto del 2008 il gruppo di ricerca universitario coordinato proprio dall’assessore Silvio Franco.
“I 20 mila euro sono nella missione dei servizi sociali.- Afferma l’assessore Franco – io mi occupo di spreco alimentare dal punto di vista teorico, ne definisco il concetto e le modalità di riduzione, ho appunto fatto il progetto con l’ex assessore Daniele Sabatini. Questa volta daremo una lettura diversa, vista attraverso i servizi sociali, analizzeremo le eccedenze che arrivano dalle donazioni per raggiungere il massimo numero di destinatari. Dare i soldi direttamente a chi si occupa di recupero (quindi alle associazioni citate da Troncarelli ndr) è una logica fallimentare. Grazie ai nostri studi invece la cifra che va a coprire il recupero di cibo supera di gran lunga i soldi investiti nel progetto“.
“Il punto è che non abbiamo capito quale sarà il gruppo universitario che se ne occuperà. Se non c’ è incompatibilità c’è inopportunità essendo lei professore universitario“. Ribadisce Troncarelli.
Anche la consigliera Sberna non vede la necessità di finanziare un ulteriore studio.
Mentre Allegrini non capisce proprio perché il comune finanzi gli studi all’Università: “Dovrebbe essere la stessa università a trasferire i suoi studi al comune”.
Aspettiamo a questo punto la “diversa lettura” citata dall’assessore e professore Silvio Franco, augurandoci che “Viterbo non spreca”, e soprattutto il Comune.