Per tesi sulla legalità. La studentessa uccisa 22 anni fa all’interno dell’ateneo romano
ROMA – In occasione dell’anniversario della scomparsa di Marta Russo, si è svolta una cerimonia in ricordo della giovane studentessa della Sapienza, che ha perso la vita il 9 maggio del 1997 a soli 22 anni.
All’incontro nella Sala del Senato nel Palazzo del Rettorato, fortemente voluto dalla Rettrice Antonella Polimeni, sono intervenuti i genitori di Marta, Aurelia e Donato, il prorettore alla Quarta Missione ed ai rapporti con la comunità studentesca Fabio Lucidi ed Enrica Gallo, studentessa della facoltà di Giurisprudenza.
Nel corso della manifestazione, a cui hanno preso parte anche le rappresentanze studentesche dell’Ateneo, è stato annunciata l’istituzione del Premio di laurea “Marta Russo” che verrà assegnato a neolaureate e neolaureati con tesi dedicate a tematiche inerenti alla Legalità. La cerimonia ha avuto termine con un momento di raccoglimento nello spazio esterno adiacente alla Facoltà di Giurisprudenza, nel luogo in cui la giovane studentessa è stata colpita ed è allocata una targa commemorativa.
“Marta ha perso la vita 26 anni fa in circostanze tragiche, tuttavia il passare degli anni non ha sbiadito il suo ricordo. Ringraziamo per questo i familiari, che con dignità esemplare ne hanno custodito la memoria, nonché le studentesse e gli studenti che negli anni ne hanno tenuto vivo il ricordo e che continuano a sentirla come parte della nostra Comunità universitaria” – sottolinea in una nota la rettrice Polimeni – Vogliamo consolidare il legame tra Marta e la Sapienza istituendo un Premio di laurea alla sua memoria, dedicato a tematiche che ci stanno particolarmente a cuore: la promozione dei valori costituzionali e la diffusione della cultura della Legalità.”
Già lo scorso 17 novembre, Sapienza si è fatta promotrice di una iniziativa che lega il nome di Marta Russo all’Ateneo, intitolando un’Aula studio nella città universitaria in occasione della Giornata internazionale degli studenti: un’azione dal forte valore simbolico che vuole ricordare come al centro della vita quotidiana dell’Ateneo ci sia la Comunità Studentesca.