VITERBO – Nel pomeriggio odierno, gli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura hanno eseguito l’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Gip di Viterbo, nei confronti di un cittadino tunisino, classe ’83, resosi responsabile di tre furti con l’aggravante dell’esposizione del bene alla pubblica fede, per aver rubato su auto in sosta nel centro di Viterbo; nei giorni scorsi era stato, inoltre, denunciato per altri furti, con analogo modus operandi, e anche per il furto di un monopattino presso una scuola cittadina.
In particolare, alla fine di marzo l’uomo era uscito dal carcere per decorrenza dei termini di custodia cautelare per più furti commessi, sempre su auto in sosta, durante lo scorso settembre 2022. Anche allora era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Viterbo.
Il suo comportamento predatorio è sempre lo stesso: l’uomo, durante il giorno, è solito camminare per le vie del centro cittadino e non appena individua una macchina in sosta, apre lo sportello e asporta quello che trova, prediligendo borse e simili.
Quindi, la sua peculiarità è quella di avvicinarsi alle auto delle vittime nei pochi istanti in cui le stesse si allontanano, magari per aprire il garage di casa o per entrare al volo in un negozio, aprire lo sportello senza bisogno di forzarlo e fuggire via senza farsi mai vedere da nessuno.
L’ordinanza odierna scaturisce dall’indagine condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo su tre furti commessi dallo straniero nei primi giorni di aprile, due dei quali nello stesso giorno.
Tutti e tre i furti sono stati commessi su auto in sosta, assicurandosi circa 300 € in contanti.
Anche in questo caso, come nel caso del ladro del “finestrino rotto”, arrestato dalla Squadra Mobile nel febbraio scorso, una delle auto delle vittime era provvista di telecamera interna e, pertanto, il ladro è stato immortalato, anche stavolta, con il volto in primo piano, di fronte alla fotocamera. I poliziotti hanno raccolto diverse immagini dalle telecamere cittadine o da privati, ricostruendo, in tutti e tre i casi, i movimenti furtivi dell’odierno arrestato.
Inoltre, negli ultimi giorni, il tunisino era stato denunciato per altri casi analoghi di furti su auto in sosta, poiché per il furto di un monopattino presso una scuola cittadina. In quest’ultimo caso, nonostante la telecamera in bella vista all’interno del corridoio di entrata nella scuola, lo stesso si vede entrare e poi riuscire a bordo di un monopattino di uno studente.
Alla luce di tali oggettivi riscontri, all’esito delle indagini della Squadra Mobile, l’Autorità Giudiziaria di Viterbo emetteva l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari a carico dell’indagato, sulla base dell’addebito del furto aggravato con l’applicazione del braccialetto elettronico.
L’ordine di esecuzione della Procura della Repubblica di Viterbo veniva immediatamente eseguito dagli uomini della Questura di Viterbo che si mettevano subito alla ricerca dell’indagato e lo sottoponevano agli arresti domiciliari.
L’indagato è stato arrestato in fase di indagine preliminare, fatto salvo il principio della presunzione di innocenza.