Formia – Il Csa di Castelforte annuncia azioni legali contro Rizzo e la “Futuro Rifiuti Zero”

FORMIA – Riceviamo e pubblichiamo: In relazione alla conferenza stampa indetta in data 10.05.2023 dall’amministratore unico Raffaele Rizzo della FRZ S.r.l., società municipalizzata del Comune di Formia, nonché in riferimento a tutti i conseguenti articoli pubblicati il giorno successivo sui vari organi di stampa (Messaggero Latina, Il Golfo, Tempo Reale, Etruria News), la scrivente Centro Servizi Ambientali S.r.l., quale titolare dell’impianto di Trattamento Meccanico deputato a trattare la frazione secca del rifiuto urbano indifferenziato, sito in Castelforte alla via Viaro, intende smentire categoricamente quanto affermato dall’amministratore unico Raffaele Rizzo della FRZ S.r.l., per ragioni non comprensibili e che dovranno essere approfondite, senza sconti, nelle sedi opportune.

Allo scopo di fornire i corretti riferimenti ambientali, autorizzativi ed anche per tutelare la
propria immagine e di evitare che i cittadini ignari possano essere confusi da affermazioni
allarmistiche e prive di fondamento si precisa quanto segue:

a) La C.S.A. – Centro Servizi Ambientali S.r.l. è da anni pienamente autorizzata a svolgere la propria attività, consistente nel trattare la frazione secca del rifiuto urbano indifferenziato in virtù del Decreto del Commissario Delegato alla Gestione dei rifiuti della Regione Lazio n. 12 del 4/4/2008 successivamente rinnovata e modificata. Appare evidente la legittimità dell’impianto che non è autoreferenziata ma confermata e validata dall’autorità competente regionale e dall’ARPA, che hanno approvato l’impianto, autorizzato ampliamenti e hanno anche fissato la tariffa di ingresso;

b) La C.S.A., in quanto impianto regolarmente autorizzato, non solo risulta inserito nel Piano Regionale di Gestione Rifiuti, ma è stata identificato come impianto intermedio facente parte del ciclo dei minimi così come definito dalla Delibera di ARERA 363-21; ed è anche inserito nella delibera di consiglio provinciale di Latina n. 12/2016 come impianto per i comuni del sottobacino;

3. Fermo restando la scelta regionale, la stessa provincia lo ha individuato come impianto di subATO.

Formia / Futuro Rifiuti Zero: Conferimento indifferenziato senza gara e senza separazione dell’umido in impianti non idonei

c) Le presunte irregolarità alle quali si è fatto più volte riferimento nel corso della conferenza stampa, non sussistono, in quanto le stesse non sono mai state né contestate, né accertate nel corso dello svolgimento del pluriennale rapporto contrattuale, da parte della società municipalizzata del Comune di Formia FRZ S.r.l., che perciò, con decisione decisamente illegittima ed al contempo illecita, ha addirittura interrotto unilateralmente il rapporto contrattuale con la C.S.A., senza nemmeno curarsi di comunicare i motivi di tale decisione all’interessata, che agirà in ogni sede di legge per veder accertato e dichiarato tale comportamento illegittimo con ogni conseguenza di legge;

d) A dimostrare l’atteggiamento superficiale ed avventato della FRZ S.r.l., si evidenzia inoltre che le presunte violazioni attinenti la procedura di conferimento dei rifiuti urbani alla scrivente società sono state dedotte richiamando una legislazione completamente errata. Ed infatti, allorquando l’amministratore Raffaele Rizzo fa riferimento al D. Lgs. 3 settembre 2020 n. 121, dimentica che detta normativa riguarda le discariche e non gli impianti di trattamento come quello gestito dalla CSA S.r.l., con la conseguenza che il richiamato limite del 65% di raccolta differenziata non è assolutamente applicabile al caso di specie;

e) L’unico limite, normativamente previsto, per il conferimento dei rifiuti a CSA è soltanto quello del 15% di materiale organico, che è sempre stato rispettato nel corso degli anni dalla scrivente società, così come dimostrano le analisi merceologiche effettuate; in ogni caso, pur volendo prendere per buono l’errato richiamo normativo su cui la FRZ S.r.l. ha fondato le sue assurde decisioni, è opportuno evidenziare che il Comune di Formia, sulla scorta dei dati riportati nel “Catasto Rifiuti” redatto da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che opera sotto l’alta Vigilanza del Ministero dell’Ambiente, ha una percentuale media di Raccolta Differenziata superiore al 65% e dunque anche sotto questo punto di vista lo stabilimento di CSA, contrariamente a quanto erroneamente affermato, rappresenta un impianto più che idoneo a trattare i rifiuti in esame; va aggiunto inoltre che se invece la qualità della raccolta differenziata fosse scesa, allora forse chi svolge illegittimamente il proprio lavoro è la società FRZ nella figura dell’amministratore che non riesce a garantire la qualità prevista dalla legge (art. 205 del D.lgs 152/2006);

f) La FRZ S.r.l., con la scusa di porre rimedio a tale presunte ed inesistenti violazioni, ne ha però commessa una di particolare gravità, affidando il Servizio alla SAF nell’impianto di Colfelice (FR) e quindi al di fuori dell’ATO di Latina, con maggiori rischi per la sicurezza ambientale, considerando la maggiore percorrenza dei rifiuti e maggiori costi di trasporto, il tutto a danno dei cittadini;

g) Tale incomprensibile scelta poteva essere adottata solo in caso di carenza impiantistica (e non è questo il caso della C.S.A. autorizzata e idonea, come detto, al trattamento della frazione secca del rifiuto urbano indifferenziato prodotto dalla FRZ) in un ATO riconosciuto deficitario. Ne discende l’assoluta non possibilità per la FRZ di portare i propri rifiuti presso un altro ATO senza che il proprio ATO (in questo caso quello di Latina) sia risultato deficitario. Tale scelta comporta la violazione di quanto prescritto sia dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti sia di quanto disposto dalla normativa nazionale rappresentata dal D. Lgs. 152/06.

h) Ultima inesattezza asserita dall’amministratore unico della FRZ è che l’unico impianto presente nell’ATO di Latina riportato nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti della Regione Lazio sia quello della R.I.D.A. Ambiente. L’impianto della C.S.A., in quanto impianto autorizzato è stato regolarmente inserito nel Piano Regionale di Gestione Rifiuti della Regione Lazio; da ultimo si ricorda come l’impianto della CSA è stato inserito nelle ordinanze del presidente della Regione Lazio come impianto a supporto dell’emergenza regionale. Senza nulla togliere alla competenza del dott. Rizzo, si ritiene che il vaglio della qualità e della legittimità della Centro Servizi Ambientali sia stato effettuato da Organismi ed Autorità amministrative certamente più competenti e da un punto di vista sia tecnico che normativo.

Tanto premesso, la CSA S.r.l. preannuncia sin d’ora che agirà in tutte le sedi giudiziarie, civili, penali ed amministrative, al fine di ripristinare la legalità violata dal comportamento contra legem ed al tempo stesso volutamente allarmistico della FRZ S.r.l., anche al fine di tutelare i cittadini residenti nei Comuni di Formia e Ventotene.

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