VITERBO – Nella mattinata del 20 maggio a Mugnano di Napoli (NA), i Carabinieri della Compagnia di Viterbo, supportati da militari di Reparti locali, hanno dato esecuzione a misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Viterbo – Ufficio G.I.P., nei confronti di quarantasettenne napoletano, ritenuto responsabile di estorsioni ai danni di tre anziani, rispettivamente perpetrate lo scorso settembre a Gallese (VT), nell’ottobre e nel novembre successivi a Soriano nel Cimino (VT).
È stata l’attività investigativa portata avanti dai Carabinieri della Stazione di quest’ultimo centro della Tuscia ad aver permesso la ricostruzione dei tre episodi delittuosi, le cui risultanze sono state accolte dal provvedimento dell’Autorità Giudiziaria viterbese.
In un caso, i militari hanno rilevato come l’uomo, presentatosi a casa di una pensionata gallesina quale impiegato delle poste, avesse indotto la donna a consegnare monili in oro, circa 300 euro in contanti e una carta bancomat, mediante la quale avrebbe poi prelevato altri 2.000 euro da vicino sportello ATM, a titolo di pagamento di presunti debiti contratti da familiari con il servizio postale ed a fronte di minaccia di avverse conseguenze amministrative.
In altro caso, analogamente, l’uomo è risultato aver indotto anziana sorianese a consegnare 850 euro in contanti, monili in oro per un valore complessivo di circa 20.000 euro e carta “bancoposta”, prelevando poco dopo allo sportello ATM del locale ufficio postale 500 e 100 euro con la carta sottratta.
Nell’ultimo episodio, sempre a Soriano nel Cimino, lo stesso sarebbe riuscito a farsi consegnare dalla vittima somma di circa 25.000 euro.
Anche in queste occasioni, così come in diversi altri casi di truffe o estorsioni, prevenute o con autori identificati nel territorio, il contributo dei residenti è stato di importante supporto alle indagini.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva