Uno dei prodotti tipici del Lazio secondo classificato al Campionato del Mondo dei liquori
TARQUINIA – È proprio di questi giorni la notizia che l’Italia al San Francisco World Spirits Competition negli Usa porta a casa un altro successo e questa volta con un liquore della tradizione laziale, la Sambuca.
Prodotto a Tarquinia dalla distilleria NUMA della Valle del Marta, è un liquore dolce, tanto amato da tutti, preparato con l’infusione dell’anice stellata, una spezia profumatissima utilizzata sin dall’antichità per più usi, addirittura sembra avesse proprietà magiche, bruciato come l’incenso riesce a favorire sogni profondi e prodigiosi.
Tradizionale quanto moderno, tant’è che proprio la Sambuca in questi ultimi anni sta scalando le classifiche dei prodotti da mixologist, proprio per la sua versatilità e per la sua gradevolezza in tutte le forme.
L’utilizzo più comune è sicuramente quello come correzione al caffè, quello più originale rimane tuttavia quello con l’aggiunta della mosca, ovvero un bicchierino al naturale con dentro 2 chicchi di caffè tostato.
Le sue origini
La sambuca fu commercializzata alla fine del XIX secolo a Civitavecchia da Luigi Manzi con il nome di Sambuca Manzi. Fu poi lanciata a livello internazionale da Angelo Molinari a partire dal 1945, a guerra appena finita, con il nome di “Sambuca Extra Molinari”.