La nuova compagnia avrà 94 aerei e 5.500 dipendenti nel 2027 e conserverà un ruolo centrale nell’hub di Fiumicino. Giorgetti: “Sciolto nodo trentennale”. Spohr: “Soluzione valida per tutti”
ROMA – Lufthansa acquista il pacchetto di minoranza di Ita Airways, inizialmente rileverà il 41% attraverso un aumento di capitale da 325 milioni di euro, con l’opzione di comprare anche le rimanenti azioni in un secondo momento. L’intesa avvia il percorso di privatizzazione della compagnia di bandiera italiana, nata alla fine del 2021 dalle ceneri di Alitalia.
Dopo 4 mesi di trattativa in esclusiva tra il Mef – che finora deteneva il 100% di Ita – e il più grande vettore aereo europeo oggi è arrivata l’intesa tra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il ceo di Lufthansa Carsten Spohr.
L’accordo, specificano le parti, punta alla crescita e al rinnovo della flotta di Ita, che a fine 2027 disporrà di 94 aerei rispetto ai 71 attuali, con un’età media di cinque anni, e garantirà l’ottimizzazione dei consumi e dell’impatto ambientale. L’organico, per il quale è prevista quest’anno una crescita fino a 4.300 dipendenti per effetto delle 1.200 assunzioni in corso di finalizzazione, salirà a oltre 5.500 unità al termine del piano.
La strategia di Ita è quella di “affermarsi come protagonista tra i full service carrier nei tre settori intercontinentale, internazionale e domestico, con un’attenzione particolare al traffico di lungo raggio”.
Il travaglio degli ultimi anni
“Oggi si chiude un percorso che ha contraddistinto la storia della compagnia di bandiera nazionale con la prospettiva di integrazione con un importante vettore europeo”, commenta Giorgetti. “Con questo governo si scioglie oggi – prosegue – un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti che questa decisione permetterà al mercato aereo di svilupparsi nell’interesse dell’Italia”.
Gli ultimi decenni di Alitalia sono stati caratterizzati da cicliche crisi, riduzione del personale e la ricerca infruttuosa di un partner industriale, tra l’intesa fallita nel 2007 con Air France, la cordata dei ‘capitani coraggiosi’ e il successivo ingresso di Etihad, poi uscita nel 2017 con l’amministrazione straordinaria. Vicende che avevano portato la vecchia compagnia a perdere competitività e aumentare le perdite.
Rinascita e riposizionamento
L’avvio di Ita appare incoraggiante nei primi risultati raggiunti. “L’accordo di oggi porterà a una situazione vantaggiosa per l’Italia, Ita e Lufthansa. È una buona notizia per i consumatori italiani e per l’Europa, perché una Ita più forte rafforzerà la concorrenza nel mercato italiano”, argomenta Spohr. “Come giovane compagnia – specifica – con una flotta moderna e con un suo hub efficiente e in espansione a Roma, Ita è la soluzione perfetta per Lufthansa. A Milano, Ita copre un ampio bacino di utenza che offre anche potenzialità di crescita”.
Il riposizionamento di Ita, sottolineano le parti dopo l’intesa, permetterà di “alimentare al meglio il traffico dell’hub di Roma Fiumicino, che andrà così a inserirsi con un ruolo centrale nel modello multi-hub del vettore tedesco. Ita continuerà a essere “la compagnia di riferimento del Paese garantendo collegamenti all’interno del Paese e con il resto del mondo, a supporto dello sviluppo dei flussi turistici e di business”.
Per garantire che la crescita di Ita sia sostenibile, Lufthansa intende estendere il trasporto intermodale per il traffico feeder all’interno dell’Italia. Lo scorso febbraio il gruppo tedesco ha firmato un memorandum d’intesa con Ferrovie dello Stato. L’obiettivo della partnership è “trasportare sempre più passeggeri in Italia tramite collegamenti ferroviari da e per i rispettivi voli nei vari aeroporti italiani”.
Nel portafoglio di Lufthansa ci sono già Austrian, Swiss, Brussels Airlines ed Eurowings. Dopo Ita, ora il vettore tedesco potrebbe guardare anche a Tap Portugal, alla ricerca di acquirenti dopo che gli anni della pandemia di Covid hanno provato i conti del vettore lusitano. Trovata l’intesa, adesso il prossimo passo sarà l’invio delle carte all’Antitrust Ue, che potrebbe richiedere alcuni mesi per formulare le sue valutazioni, la transazione potrebbe arrivare realisticamente durante l’autunno.