Una foto scattata allo stadio Olimpico diventa agone politico. Il “centrino” si accoda al Partito Democratico sempre più vincente in Italia dando vita all’ennesimo spettacolo circense
TARQUINIA – Un consigliere dell’Università Agraria di Tarquinia sarebbe stato immortalato da un suo amico mentre faceva (dice) un saluto romano alla stadio Olimpico di Roma durante una partita della Lazio.
Apriti cielo. Le prime reazioni di sdegno sono arrivate dal Partito Democratico che, non avendo più elettori (vedi risultati elettorali di ieri) si ostina ad attaccare il centrodestra parlando di “rigurgiti fascisti“.
Non siamo difronte ad un caso come quello avvenuto in passato all’interno del comune di Tarquinia dove quel saluto fu fatto con indosso una fascia tricolore. No! Ormai il saluto romano (così si chiama perché usato dagli antichi romani) è diventato argomento di scontro politico dei comunisti oltranzisti dell’Udc.
Altri argomenti di dibattito a quanto pare non ce ne sono e quindi è iniziata anche per loro la caccia al “fassista“.
Ai soliti “professori di stile” del Pd si sono accodati i nuovi “sinistri” di Tarquinia. Parliamo dell’Udc che, dopo brillanti risultati ottenuti in sequenza dalle urne (cioè attaccare più manifesti che prendere voti) ha deciso di dare una sterzata a sinistra imbarcando Arianna Centini tra le proprie fila. Quest’ultima, consigliera comunale, è tra le acrobate più in forma di questo mandato amministrativo. Abile nel fare capriole da sinistra a destra passando per il centro con una facilità da far incuriosire gli scouts del Circo Burnum in cerca di acrobati di livello. Una velocità nel cambiare idea politica e poltrona da farla apparire una novella seguace di Mao Tse-tung.
L’accoppiata “Gin Star” e la novella “Tse-tung” ha scelto la linea dell’intransigenza politica. Virare il più a sinistra possibili nonostante che, a livello regionale, i loro rappresentanti di governo sono seduti su tutt’altri scranni. Ovviamente stanno approfittando del fatto che il Partito Democratico è impegnato nel riconteggio dei voti e hanno trovato così facile visibilità. Nel mentre la Schlein e i suoi “profughi” ricontano le schede, la Centini volteggia tra le nuvole, anzi tra le stelle.