“Pecunia non olet” e il paesino dell’Alto Lazio oltre ad avere pannelli fotovoltaici, pale eoliche si prepara ad accogliere i rifiuti di Roma realizzando anche un mega biodigestore
ARLENA DI CASTRO – Questa mattina il sindaco di Arlena di Castro Publio Cascianelli ha rilasciato una lunga intervista sulle pagine locali de “Il Messaggero di Viterbo“. Ovviamente ha preso le difese di un progetto (quello della Med Sea Litter, ndr) che, evidente, ha sostenuto e continua a sostenere senza sapere però di cosa parla e, probabilmente, senza aver letto le autorizzazioni.
Del resto i Latini, molti secoli prima di questo sindaco, avevano coniato la locuzione “pecunia non olet” che significa “i soldi non hanno odore“. I rifiuti sì ma portano anche tanti soldi nelle casse dell’amministrazione comunale che tanti anni è votata all’assalto silente degli invasori delle rinnovabili prima e della monnezza poi.
Già perché ad Arlena di Castro ci sono ettari di fotovoltaico. Pale eoliche (5 torri costruite nel 2018 per la potenza normale di 10 Mw) e adesso sorgerà anche una gigantesca discarica.
Come detto il sindaco Publio Cascianelli difende il progetto della società Med Sea Litter. Mica fesso lui. Gli impegni presi sono presi e se tutto va bene a lui deve anche andare bene ai suoi concittadini.
Area Rifiuti _ 14.10.2022 Conferenza di Servizi decisoria in forma simultaneaLo motiva anche chiaramente: «Abbasseremo le tasse e metteremo in atto strategie socio-economiche per cercare di fermare lo spopolamento del paese, altrimenti destinato a morire. Non realizzeremo cattedrali nel deserto. La piattaforma garantirà 60 posti di lavoro (ci crede anche, ndr) e movimento. Non siamo un comune turistico. In provincia di Pisa il comune di Peccioli ha ottenuto un rilancio ospitando una discarica».
Lui, Cascianelli, risponde alla politica ovviamente. Ai vecchi “padroni del vapore” e si è ben guardato da far leggere (bene) le carte ai suoi concittadini e parla della riunione organizzata dalla presidente della Commissione ambiente della regione Lazio, Valentina Paterna, prevista per oggi, in questi termini: «Non sono stato invitato, ma avrei partecipato volentieri. Cosa penso? Mi sembra tutta una strumentalizzazione politica».
In attesa di partecipare alla prossima riunione legga bene questo documento:
(Int.).1135054.14-11-2022-Med sea LitterPerché mai il sindaco Cascianelli se la prende solo oggi del mancato invito e non si è domandato del perché i sindaci che confinano con il “suo” Comune non sono mai stati chiamati in conferenza dei servizi e lui si è ben guardato di avvisarli?
Ovvio che lui non possa sedersi sereno in un incontro che sarà presieduto dall’assessore Elena Palazzo oltre che alla presidente della commissione Valentina Paterna.
Ha idea questo sindaco così perspicace di cosa possa significare una discarica da 806mila metri cubi, che dovrebbe sorgere in località Banditaccia, annessa ad un mini impianto di raccolta di rifiuti marini?
Evidentemente no. Come non conosce il ciclo dei rifiuti. Non ha idea di cosa sia il recupero energetico.
Ha idea di cosa sono i rifiuti con codice EER 19.12.12 senza vincoli di conferimento?
No! Non ne ha idea. Il “vuoto cosmico“. Altrimenti non avrebbe dichiarato: «Una discarica di servizio per stoccare esclusivamente lo scarto non riciclabile, voglio rimarcarlo – dice Cascianelli -. Non accoglierà rifiuti pericolosi o di altra natura. E non sarà la discarica del Lazio. La determina regionale lo spiega in modo chiaro».
Il problema è che probabilmente non l’ha letta o non l’ha capita. Poteva farsela spiegare meglio invece di pensare alle royalty. Inoltre giova ricordare che il sindaco ha ricevuto un premio anche da LegAmbiente mica pizza e fichi.
Grazie a questa intervista abbiamo scoperto che ad Arlena di Castro non bastano pannelli fotovoltaici che hanno invaso centinaia di ettari di terreni una volta coltivati. Che ci siano pale eoliche in grado di abbattere più volatili dei cacciatori. Che ci sia una discarica più grande di quella attuale di Monterazzano. Oggi scopriamo che si battendo per realizzare anche un biodigestore.
«Attualmente è in corso alla Regione la procedura di Via – dichiara Cascianelli al collega de Il Messaggero – per un altro progetto sempre ad Arlena che prevede la realizzazione di un biodigestore, siamo alle battute finali. In questo caso, i sindaci dei comuni intorno hanno chiesto e ottenuto di poter partecipare alla conferenza dei servizi dove hanno già espresso il loro parere contrario, così come la nostra amministrazione».
Dunque o questo sindaco è un fenomeno o c’è qualcosa sulla quale occorrerà accendere i riflettori con maggiore attenzione da parte della politica e non solo.
Sul perché abbia accettato di accogliere a braccia aperte la società che gestirà la discarica, la Med Sea Litter, lo dichiara apertamente: «Abbiamo fatto delle riunioni, non siamo degli sprovveduti. Arlena mi sta nel cuore altrimenti non avrei fatto l’amministratore per 40 anni. Ci vivo e ci ho investito. Ho anche dei nipoti che abitano qui. Lo stesso posso dire dei consiglieri, non accetteremmo mai rifiuti pericolosi. Crediamo nella bontà di questo progetto, oltre ad essere positivo per l’ambiente porterà benefici alla popolazione».
Il problema dei sindaci che investono sul proprio territorio è che sono distratti e non vedono ciò che accade in altre parti.
Come mai il primo cittadino non si è domandato del perché il progetto che tanto sostiene è stato bocciato in altre regioni e che esponenti del suo stesso partito (Democratico) hanno fatto in modo che non andasse in porto?
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Infine la regione Lazio è alle prese con le tossine del passato. Vito Consoli e Wanda D’Ercole sono dirigenti che al momento non possono essere sostituiti ma che non rispondono né al presidente Francesco Rocca né tantomeno all’assessore Elena Palazzo. Fino a quando ci saranno loro ad orchestrare i vari dipartimenti tutto sarà molto più difficile.
Agevoliamo il lavoro a molti pubblicando i documenti essenziali:
Progetto evidenziato
progetto discarica di arlena_compressed_organized