Ieri riunione dei sindaci per il NO, intanto il sindaco “verde” Cascianelli pronto ad accogliere il biodigestore ma presto vi sveleremo retroscena che imbarazzeranno più di qualcuno
ARLENA DI CASTRO – Ieri pomeriggio si è tenuto un incontro tra i sindaci della zona nord di Viterbo e il presidente della provincia Alessandro “Ponzio” Romoli per cercare di capire come sia stato possibile arrivare ad autorizzare la più grande discarica del Lazio nel silenzio assordante della “sua” istituzione.Riunione che ha fatto capire, con anni di ritardo per qualcuno, l’asse Forza Italia e Partito Democratico ha funzionato alla perfezione.
Alla riunione erano presenti i comuni di Montalto di Castro, Tuscania, Arlena di Castro, Canino,Tessennano, Piansano e Cellere. Si è vero, il sindaco di Arlena di Castro Publio Cascianelli, è convinto sul suo appoggio alla discarica ma, tutta la provincia anche come Consiglio , è contraria a questo tipo di insediamento.
Nei prossimi giorni verrà convocato un consiglio provinciale, dove saranno invitati a partecipare tutti i sindaci, per deliberare la contrarietà a questo impianto. Come scritto negli articoli, sullo stesso territorio comunale di Arlena in località Spiniccio, è in via autorizzativa, per la società Bioforch4, un impianto per uno stabilimento finalizzato alla produzione di biometano, ottenuto dalla raffinazione di biogas proveniente dalla fermentazione di rifiuti organici e di compost ad uso agronomico.
La cosa positiva è che per questo impianto, da parte di tutti i comuni (Arlena inclusa), c’è il parere negativo in conferenza dei servizi. Invece, nelle conferenze dei servizi della Med Sea Litter, i comuni limitrofi non sono stati invitati. Comunque la volontà comune è quella di bloccare la discarica anche con un ricorso al TAR.
Fin qui siamo nell’ordine della normalità per un territorio dove si nega tutto o si fa tutto. Migliaia di ettari di fotovoltaico, pale eoliche, discariche, centrali elettriche e chi più ne ha ne metta.
Nessun abitante della provincia di Viterbo dovrebbe pagare un solo centesimo per l’energia elettrica di casa. Invece? Paga e che mazzate di bollette.
Una cosa è certa, stiamo raccogliendo carte e documenti su Arlena e non solo. Ci sarà da leggere tanto e capire in che mani siamo.
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