Paolo Berlusconi al posto di Silvio in Parlamento

La proposta della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti

Alberto Giannoni per “ilGiornale.it”

“Non ho dubbi: è la persona giusta. Il dottor Paolo Berlusconi può raccogliere e rappresentare le istanze del collegio di Monza e, ovviamente, di tutta la nostra Nazione, come ci ha insegnato il presidente Silvio Berlusconi». Sono da poco passate le 12 quando un’agenzia riporta la dichiarazione di Erica Mazzetti, deputata toscana di Fi. Dopo i giorni dello choc e del lutto, la giornata di ieri ha segnato per gli azzurri un faticoso ritorno alla politica. Il dolore resta, ma è il tempo della responsabilità e una delle prime prove da affrontare saranno, in autunno, le suppletive nel collegio Monza Brianza, quello in cui a settembre è stato eletto Silvio Berlusconi, il cui seggio ora è vacante.

Onorevole Mazzetti, perché questa proposta?

«La mia idea, leggendo anche agenzie e giornali, è che Paolo Berlusconi sia la persona giusta. Oltre a essere il fratello del presidente ha sempre dimostrato vicinanza al partito, alla Brianza, e credo che il suo radicamento in quel territorio, in cui ha fatto tanto, contribuendo a farlo crescere, sia un grande valore aggiunto».

Parla anche del Monza calcio.

«Silvio e Paolo Berlusconi, nella loro ennesima sfida vinta, hanno ricostruito un modello con benefici per tutto il territorio. Sarebbe bello veder proseguire questa storia. Io posso dire che andrei volentieri ad attaccare i manifesti per lui. Perché ci sarebbe scritto Berlusconi, ma non solo. C’è una grande storia, politica, sportiva, imprenditoriale, che deve proseguire».

Paolo Berlusconi ha frenato: «Immagino che Forza Italia e il suo gruppo dirigente, a cominciare dal dottor Tajani – ha detto – troveranno per quel posto un nome che sia espressione del ricordo di Silvio».

«Io mi sento di fare questa proposta, a titolo personale, e credo vada approfondita. Sarebbe un segnale forte, la Brianza lo capirebbe. A me sembra scontato che tocchi ancora a Fi scegliere e tutto il centrodestra non potrebbe che essere contento. Non decido io, ma vedo che anche altri lo pensano. Sono convinta che Paolo Berlusconi possa essere la persona giusta, per la sempre rinnovata vicinanza a Fi, a Monza, e per la sua figura di imprenditore. Sarebbe un orgoglio per noi, poi toccherà a lui e anche al partito decidere, ma sarebbe un bel regalo per Silvio, per i berlusconiani e per il territorio».

Lei come ha vissuto la scomparsa del Cavaliere e qual è oggi il vostro stato d’animo?

«Quando l’ho appreso, ero in auto, e stavo svenendo per l’impressione e il dolore. Era il secondo ricovero, sì, ma non si poteva immaginare una situazione così grave e tempi così brevi. Il presidente ci aveva abituato all’idea di essere immortale, ora siamo di fronte alla realtà».

E adesso?

«Adesso c’è molta tristezza e spossatezza. Siamo orfani del nostro padre politico, che ci ha dato tanto».

Che ricordi ha di lui?

«La prima volta gli ho stretto la mano a un incontro coi candidati, nel 2008, metteva tutti a proprio agio. Poi il suo comizio a Prato per Cenni che dette lo sprint per la vittoria. E la telefonata nel giorno del suo compleanno: dopo una mia agenzia per fargli gli auguri chiamò per ringraziarmi col solito affetto. Quando ho vinto, in Toscana, si è complimentato: Hai fatto un gran lavoro in un collegio in cui un tempo era impensabile vincere».

Da berlusconiana doc, le idee azzurre sono ancora attuali?

«Sempre di più. C’è bisogno di dare concretezza alle idee di libertà: meno burocrazia, meno tasse, più infrastrutture e tecnologia, una giustizia non oppressiva».

Cosa succederà adesso in Fi?

«Il presidente ci ha indicato la strada, c’è tanto da fare e occorre essere compatti, per perseguire gli obiettivi che il presidente ci ha indicato. Certamente non dobbiamo disperdere uno strumento, nato nel ’94, che è ancora il più innovativo, e necessario agli italiani».