ROMA – Con l’arrivo dell’estate e il caldo scatta la transumanza con quasi mezzo milione di pecore, mucche e capre che migrano guidati da pastori e bovari attraversando l’Italia alla ricerca di pascoli, secondo una tradizione secolare diventata patrimonio dell’Unesco.
E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione delle partenze delle prime greggi e mandrie con gli allevatori che, insieme ai loro cani e ai loro cavalli, si spostano dalla pianura alla montagna, percorrendo anche un centinaio di chilometri attraverso le vie semi-naturali dei tratturi, con viaggi di giorni e soste in luoghi prestabiliti, noti come stazioni di posta.
Una pratica ancora oggi diffusa soprattutto – rileva Coldiretti in una nota – nel Centro e Sud Italia, dove sono localizzati i Regi tratturi, partendo da Amatrice e Ceccano nel Lazio, ad Aversa degli Abruzzi e Pescocostanzo in Abruzzo, da Frosolone in Molise al Gargano in Puglia. Ma pastori transumanti sono ancora in attività anche nell’area alpina.
Le razze principi della transumanza sono sicuramente la Podolica per i bovini e la Gentile di Puglia per le pecore, grazie alla loro grande resistenza. Accanto agli aspetti di folklore tradizionale, come ad esempio il rito del suono dei campanacci – segnala Coldiretti – la transumanza mantiene un importante valore economico ma anche culturale, rappresentando un’occasione di scambio tra usi e costumi dei diversi territori.