VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: Il 25 giugno del 1978 il Vescovo Orazio Francesco veniva ordinato Sacerdote e il 25 giugno 2013 da Papa Francesco veniva nominato Vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca. 45 anni di sacerdozio, dunque, e 10 anni dalla nomina episcopale.
Sono due date che hanno segnato in maniera particolare la sua vita, ma che ora ci coinvolgono nel rendimento di grazie al Signore, che ci ha fatto il dono di condividere con il Vescovo Orazio Francesco un tratto di strada nel nostro cammino di Chiesa.
Come ci scrisse il Vescovo nel suo primo Messaggio alla nostra Chiesa “siamo una carovana in cammino” e “la comunione è la scorciatoia che non solo abbrevia il cammino, quanto lo rende più agile”. Quello che il Vescovo ci scrisse nel dicembre scorso, in questi mesi sta prendendo forma grazie ad uno stile (il suo) di presenza e di azione che favorisce la comunione e sollecita la corresponsabilità.
Sono tanti i fronti in cui in questi 45 anni di sacerdozio il Vescovo ha operato. In ognuno di essi ha profuso il meglio delle sue energie di mente e di cuore. E noi lo stiamo costatando, con grande beneficio di tutti.
Domani il Vescovo alle 11.00 celebrerà l’Eucaristia al CEIS e noi ci uniremo a lui nel rendimento di grazie, facendo un ricordo particolare anche nelle celebrazioni parrocchiali.
Il 1 dicembre 1960, l’Arcivescovo di Milano Giovanni Batista Montini, in una meditazione a un ritiro spirituale per il clero milanese diceva: “Il sacerdozio o è vissuto ad alta temperatura, ed è una bellissima cosa, ed è una grande cosa, che riempie di gioia coloro che lo vivono, o è vissuto in una temperatura calante e tiepida, ed è una pensatissima cosa”. La nostra Chiesa di Viterbo sta vedendo nel Vescovo Orazio Francesco un prete che vive il suo sacerdozio “ad alta temperatura”. Ne sentiamo il calore dell’amore e l’intensità della passione. Per questo, ancora una volta, diciamo: grazie!
Don Luigi Fabbri
Vicario Generale