ARLENA DI CASTRO – Riceviamo e pubblichiamo: Attualmente, i numerosi progetti, depositati in Regione, in merito alla realizzazione di discariche in cave dismesse mettono in forte evidenza un pericolo la cui soluzione ormai non è più prorogabile e per questo insieme ad altre Organizzazioni e Associazioni, che insieme a noi si stanno occupando di Agricoltura e Ambiente nella Tuscia, abbiamo inviato una lettera al Presidente della Regione Lazio, agli Onorevoli Paterna e Righini e al Presidente della Provincia di Viterbo, chiedendo di adottare presso i regolamenti regionali la Legge regionale in vigore nella Valle d’Aosta dal 2008 che disciplina l’utilizzo e il riutilizzo delle cave e delle miniere.
Considerata la volontà più volte espressa dal nuovo Governo regionale e dai suoi rappresentanti istituzionali di salvaguardare la Tuscia dal triste destino di diventare la pattumiera di Roma, considerate le innumerevoli cave dismesse, triste eredità di un passato di sfruttamento del Territorio, considerati i numerosi progetti, depositati in Regione, in merito alla realizzazione di discariche in cave dismesse nella Tuscia, crediamo fermamente che sia arrivato il momento di arrivare una soluzione definitiva. Le note e tristi vicende delle discariche di Graffignano e di Sant’Eutizio ci insegnano che determinati errori non possano essere più ripetuti.
La legge che abbiamo proposto alla Regione Lazio è uno strumento normativo all’avanguardia e da la possibilità di regolare in maniera più appropriata il recupero ambientale delle cavità dismesse. Secondo questa legge in presenza di falde acquifere superficializzate o esposte non è possibile realizzare discariche ma è possibile realizzare invasi, impianti sportivi o poligoni di tiro, le discariche di inerti possono essere realizzate nelle cavità poste sui versanti di una collina, dove le falde acquifere, data la quota, sono lontane. La legge, inoltre, prevede un aspetto molto importante: contestualmente alla presentazione del progetto va fornita una fideiussione bancaria e non più una fideiussione assicurativa al fine di evitare che società con scarsa capacità tecnica e finanziaria si possano avventurare in progetti potenzialmente compromettenti la salute e l’integrità del Territorio.
Considerato, infine, che l’attuale governo regionale più volte si è espresso con apprensione in merito alla problematica che stiamo sottoponendo all’attenzione, abbiamo chiesto di far presto ad adottare questa legge e, considerato il fatto che l’attuale maggioranza dispone di notevoli numeri in consiglio regionale, confidiamo che non ci siano particolari ostacoli.
Il presidente Fernando Monfeli
COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO DI CORCHIANO E DELLA
TUSCIA
COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO DI Montalto E DELLA
TUSCIA “Montalto futura”
Associazione Arnies – Maria Chiara Segato ONLUS
Assofrutti – Organizzazione produttori frutta in guscio
Euronocciola
Associazione Tuscia Agricoltura
Comitato No Imu Agricola
Condotta SLOW FOOD Corchiano e Via Amerina
ECOLAZIO Soc. Coop.
UNIESPORT SR
Italia Nostra sez. Etruria