Potrebbe trattarsi di un reperto collegato alle navi dell’imperatore Caligola
ROMA – Il ritrovamento di una testa scultorea di epoca romana, effettuato dalla protezione civile di Nemi, impegnata a pulire i fondali del lago, sta alimentando importanti aspettative.
Il lago dei Castello Romani è quello dove l’imperatore Caligola aveva fatto realizzare delle preziose imbarcazioni. C’è un museo, costruito negli anni Trenta, che ne ospita gli scafi. Uno apparteneva ad una lussuosa nave da diporto, l’altro ad un tempio galleggiate che era dedicato al culto della dea Iside.
Le navi di Caligola
Le navi vennero fatte affondare dopo la morte dell’imperatore romano e sono state recuperate tra il 1928 ed il 1932. Cinque anni di lavoro che comportarono anche l’abbassamento del livello del lago, attraverso delle idrovore. Livello del lago che, come viene ricordato sul sito del comune, “non tornò mai ad essere quello originario”. Oggi, a causa di un incendio avvenuto nel 1944, una parte di quel tesoro è andato distrutto. Ciò che resta nel museo, però, è sufficiente per restituire l’idea di ciò che, il lago, per secoli aveva custodito.
Il ritrovamento
Il ritrovamento appena effettuato sul fondale lacustre, lascia pensare che la statua fosse collegata proprio a queste navi. “Il sindaco di Nemi, insieme all’intera amministrazione comunale – si apprende attraverso l’agenzia DIRE – si augura che questo ritrovamento possa gettare nuova luce sulla storia di Caligola e sulla sua eredità, consentendo di svelare ancora i segreti nascosti nelle profondità del Lago di Nemi”.