ROMA – Violentata mentre era ricoverata al Sant’Andrea. La denuncia è di una ragazza di 25 anni, da giorni paziente del reparto di Psichiatria, e su quanto sarebbe accaduto nell’ospedale di Roma Nord è ora al lavoro la polizia.
Gli agenti del commissariato Flaminio hanno già acquisito diversi elementi, a partire dalle cartelle cliniche. Sentiti anche i medici e gli infermieri di turno nel momento in cui la vittima sarebbe stata aggredita e violentata.
Nelle prossime ore, racconta il Corriere della Sera, gli investigatori potrebbero sequestrare anche le lenzuola del letto della giovane paziente e gli indumenti che indossava nel momento dell’incubo. Insomma, tutto il necessario per isolare tracce di Dna e arrivare così all’identikit genetico del presunto stupratore.
A raccogliere la denuncia è stato il posto di polizia interno all’ospedale. La ragazza si sarebbe addormentata almeno due volte prima di riprendersi e riportare agli agenti di guardia l’accaduto. Saranno quindi fondamentali le testimonianze del personale, che potrebbero aver visto entrare nel reparto degli sconosciuti. O comunque ricordare chi si trovava in servizio nella corsia di Psichiatria in quelle ore. Al vaglio anche le telecamere.
“Le hanno somministrato metadone, sconsigliabile nelle sue condizioni. Nella cartella clinica è riportata la violenza. Nella stanza c’erano anche altri pazienti, sia uomini che donne. Mia figlia in quel momento era sedata e ora è sotto shock. Chi l’ha violentata se avesse voluto avrebbe anche potuto ucciderla con un cuscino”, racconta la madre della ragazza.
La donna chiede alla polizia di fare luce sull’accaduto e attacca anche il Sant’Andrea: “Il modo in cui seguono i pazienti in quel reparto solleva dei dubbi sulla loro ripresa. Più di una volta siamo arrivati noi con dei cambi perché mia figlia non era accudita nel modo giusto dal personale”.