Ex sindaco della Città di Traiano con noi è stato artefice della battaglia per la “liberazione” della sua amata Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. Tantissimi i messaggi di cordoglio che giungono in redazione
CIVITAVECCHIA – Questa mattina è morto l’avvocato Ezio Calderai, classe 1941. Un uomo di vecchio stampo. Un galantuomo. Di grande cultura e di grandi passioni. Una su tutte, la Fondazione Cariciv di cui fu stimato consigliere e presidente della Banca Cariciv che aiutò a far diventare grande. Fondazione dalla quale fu allontanato perché dissentiva sul modus operandi di quel management guidato da persone senza scrupoli.
Fu sindaco di Civitavecchia per tre mesi, nel 1992 in quota della Democrazia Cristiana.
La città piange un personaggio conosciuto da tutti. Dalla sua casa che si affaccia su Forte Michelangelo si incamminava a piedi verso il suo studio vicino a piazza del mercato.
Un caffè, una chiacchierata e gli immancabili quotidiani freschi di stampa sotto il braccio.
La passione per il bridge e per la Francia. Le sue meravigliose “perle” che dispensava agli amici che aveva inserito in una sua personalissima mailing list.
L’avvocato e che avvocato. Specializzato in ambito amministrativo era conosciuto e stimato a Roma dove ha svolto la sua ultima udienza in Cassazione qualche mese fa. Quando dopo aver superato non senza fatica Covid e polmonite gli è stato diagnosticato un male ai polmoni che in pochissimo tempo lo ha portato alla morte.
Una mattina di tanto tempo fa ci chiamò e ci disse: “C’è da fare una battaglia per salvare la Fondazione”. Non abbiamo avuto tentennamenti. Con lui iniziammo una battaglia di libertà e di onore che, a distanza di tempo non solo ci ha dato ragione ma ha contribuito a salvare un ente che predoni senza scrupoli aveva trasformato in bancomat personali.
Ci ripeteva all’infinito: “La Fondazione è nato dai sacrifici dei nostri padri, dei vostri nonni. Non possiamo permettere che la storia della gloriosa Civitavecchia possa essere infangata da qualche cialtrone che ha perso lucidità e smarrito il cammino”.
Siamo stati orgogliosi di essere al suo fianco e di aver vinto quella guerra.
Lascia la moglie Marina e le figlie Elisa e Valentina alle quali rivolgiamo le più sentite condoglianze. Un pezzo della storia di Civitavecchia che se ne va. I funerali si svolgeranno domani alle 11 al Duomo.
Il ricordo dell’amico Carlo Falzetti
Caro Ezio sei stato una figura di rilievo della città
Un amico.
Un grande lottatore.
Uomo di cultura classica.
Le tue ” pillole di saggezza” di cui mi onoravi non arriveranno più.
Avevi un idea ecologica rispettosa della natura ma scevra dal fanatismo della quale hai dato prova più volte.
Amavi da sempre il genio greco da dedicare ad esso gli ultimi scritti.
Hai sofferto per alcune vicende professionali ma hai anche dato molto.
Se oggi la redenzione è avvenuta lo si deve anche a te.
Non potrò mai dimenticare la lotta che intraprendemmo un giorno te Paolo ed io.
Lotta solitaria a volte smarrita.
Ma il futuro ha dato a te ragione.
Riposa in pace cantore ellenico.
I funerali si terranno domani alle 11 in Cattedrale.
«Ciao Ezio, ci mancheranno la tua amicizia, la tua cultura e la tua ironia» scrive l’amico Fabrizio Barbaranelli che lo volle come assessore all’Urbanistica nel corso del suo mandato da Sindaco: ricoprì infatti l’incarico dal 1985 al 1991.
«L’ Avvocato Ezio Calderai sceglieva ed usava le parole con cura e amore. Cura, perché le imprecisioni erano intollerabili per un professionista come lui, appassionato di letteratura e arte oltre che di diritto. Amore, perché il suo interlocutore era importante quanto se non di più di quello che doveva dire. Il dolore e il senso di vuoto che si avverte, in queste prime ore senza di lui, ci fanno brancolare nel buio, rendendo difficile, se non impossibile, scegliere le parole giuste per descrivere un uomo che è stato per noi maestro e amico, padre e guida, in un lungo percorso insieme. Il ricordo della sua dolcezza unita a rigore, diretta ad ottenere il meglio da noi, così come della sua ironia, della sua amabile distrazione e svagatezza, propria delle persone intelligenti, e della sensibilità che lo contraddistingueva sarà di conforto a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di volergli bene. Con infinito affetto e partecipazione al dolore della moglie Marina e delle figlie Valentina ed Elisa». Questo il messaggio dei colleghi e i collaboratori di sempre dello Studio legale dell’Avv. Ezio Calderai: Marisa, Isabella, Mirella, Francesca Romana, Simona, Francesco, Cristiana.
«Difficile spiegare il mio sbigottimento – scrive Fabio Angeloni – eravamo stati insieme poche settimane fa con altri due amici, sarebbe stata la nostra ultima volta e tra noi quattro fu lui a tenere banco. Difficile spiegare che era Ezio. La sua profonda cultura internazionale, il suo coraggio, il suo anticonformismo. L’ultima battaglia politica che ci ha visto insieme è stata la denuncia dello sperpero e delle ruberie della Fondazione Cassa di Risparmio. Avevamo ragione e i fatti ce l’hanno data. Poi quelli con le mani in pasta hanno messo tutto a tacere. Passione. Cultura. Intelligenza. Sono i tre inquilini che hanno abitato con lui fino all’ultimo insieme al suo grande amore per Civitavecchia dove ha scelto di svolgere la sua carriera politica. Quindi sarebbe bello spiegare la sua figura tra grugniti e gridi nella giungla dei politici da queste parti. Bello ma alquanto impossibile (Bandar Log, direbbe Kipling). Le sue “Cento pillole” – l’ultima è di appena un mese fa – venivano inviate per mail ad una settantina di amici, commentando lo scenario politico nazionale senza mai dimenticare il quadro d’insieme internazionale. Ci mancheranno anche quelle».
«Tutta la Lega cittadina esprime cordoglio per al scomparsa dell’avvocato Ezio Calderai. Uomo di raffinata cultura, professionista esemplare, è stato anche sindaco di Civitavecchia. Anche dopo la fine del suo impegno diretto nella politica cittadina, ha sempre saputo dispensare consigli preziosissimi a chi poteva riceverli e trasformarli in proposta».
«Persona ovunque stimata, collega dalle chiare doti umane e professionali, ex sindaco della città: la scomparsa di Ezio Calderai lascia un senso di vuoto che sarà difficile colmare. Alla sua famiglia le mie sentite condoglianze, alla classe politica cittadina l’obbligo di saperne raccogliere nel modo migliore l’eredità di correttezza, visione e garbo». Così il sindaco Ernesto Tedesco ha ricordato la figura di Ezio Calderai sulla sua pagina Facebook.
Con la scomparsa dell’Avv. Calderai,
«Civitavecchia perde un punto di riferimento importante e con lui se ne va un pezzo della storia della Città a cui la sua cultura, passione ed impegno disinteressato, hanno dato tanto. Esperto in diritto amministrativo è stato Avvocato stimato ed ascoltato nel suo mondo professionale. Così come nel suo ruolo di Assessore all’Urbanistica prima e di Sindaco poi, ha dimostrato lungimiranza e grande capacità di ascolto verso i bisogni reali della Comunità locale. Lo ricordo ancora, Presidente della Cassa di Risparmio di Civitavecchia nel periodo che ha visto la nascita della Fondazione Cassa di Risparmio, impegnato a sostenere in tutti i modi possibili, il tessuto economico e produttivo della Città. A sua moglie Marina, alle sue figlie Valentina ed Elisa giungano le più sentite e sincere condoglianze». Il sindaco di Santa Marinella avvocato Pietro Tidei.
«La scomparsa dell’avvocato Ezio Calderai – scrive l’avvocato Pier Salvatore Maruccio – traccia una linea di confine tra quello che, alcuni delle nostre generazioni, sono stati e quello che la compulsività dell’attuale sta disegnando per tutti noi. Siamo stati, insieme, avvocati giovani nello stesso studio di via Bernini 10. La vita e la professione ci ha fatto transitare per strade differenti, ma il tempo e le diversità dei nostri lavori, non hanno mai interrotto il filo diretto di un dialogo costante e continuo, dal quale ho avuto l’opportunità di cogliere momenti di insegnamento ed arricchimento. Un metodo ed un sistema che non ha mai fatto torto al bagaglio di grande ed innegabile cultura, che gli apparteneva e che lo richiamava costantemente all’approfondimento di ogni tematica cui la sua attenzione gli faceva volgere lo sguardo. L’ironia che ha sempre contraddistinto le sue parole anche negli interventi tra amici, gli apparteneva come parte integrante del suo abito, sintomo della profonda sensibilità che lo contraddistingueva e che, espressa, si regalava a tutti coloro che godevano del privilegio della sua frequentazione. Ultimamente parlavamo della Grecia, di Socrate e di Aristotele, del suo convincimento che il Nuovo non potesse rinunciare all’Antico, alle certezze acquisite come patrimonio comune costituenti la nostra identità. Ezio mancherà a me come a molti altri. Di tutto questo gli sono grato, indipendentemente dalle qualificazioni sottintendenti che si possono evocare, tutte giuste, per l’Uomo e per l’amico. Gli sono sinceramente affezionato perché con lui ho potuto parlare, dialogare senza infingimenti, riflettere, come oggi capita raramente e con Pochi, ricevendone sollecitazioni di grande pregio. Tutto questo è potuto accadere nonostante le nostre diversità. Una cosa semplicemente bella la cui piena consapevolezza in qualche modo tempera il senso di inevitabile e naturale smarrimento che colpisce chi, come me, gli ha voluto bene e mi permette di stare vicino alla Sua Famiglia».