“Abbiamo dato altro tempo. Il loro contratto scade il 31 agosto poi si vedrà”. Piero Camilli: “Noi abbiamo bisogno della disponibilità immediata del campo altrimenti stiamo fermi un anno”
VITERBO – Giornata lunga ed intensa per l’amministrazione comunale alle prese con il presidente della Viterbese Calcio, Marco Arturo Romano.
Si è presentato questa mattina con il solito ritardo “accademico”, cosa che ha infastidito e neanche poco chi lo stava attendendo.
Dopo poco lo hanno raggiunti il neo direttore generale Luca Tilia con il di lui gasatissimo padre 79enne (discreta forma e lucidità dobbiamo ammetterlo) Pietro Tilia.
Musi lunghi e l’appuntamento slittato alle 16. Intorno alle 18 nuova uscita in silenzio con facce scure in volto. Niente da dichiarare. Niente da dire.
In realtà il babbo di Tilia, neo amministratore unico della disastrata società gialloblu una cosa l’ha detta: “Parlate con la vostra sindaca se ha coraggio di parlare”.
Abbiamo raccolto l’invito e abbiamo aspettato la sindaca che ha rilasciato una dichiarazione a caldo.
“Ci aspettavamo documenti che non ci sono stati dati. Fideiussione su tutti e il progetto definitivo dello stadio. Noi non vogliamo cacciare nessuno e quindi aspetteremo entro il termine non più procrastinabile del 31 agosto. Poi si vedrà”.
Piero Camilli è categorico: “Ho bisogno del campo subito. In mancanza di risposte aspetteremo un anno”.