Caprarola – Uno dei paesi più virtuosi per raccolta rifiuti, con immondizia tra i campi. Asta sostiene il Cinghiale Bianco nella tutela dell’ambiente

Federico Burratti promuove campagne di volontariato per andare a raccogliere l’immondizia dispersa

CAPRAROLA –  In paese esiste un ecocentro per il conferimento dei rifiuti, eppure sono tanti gli incivili che continuano ad abbandonarli tra strade e campi, come denuncia il presidente dell’ Associazione spontanea di tutela agricola (Asta) Fernando Monfeli. 

“Io ho la fortuna di vivere a Caprarola, uno dei comuni più virtuosi dal punto di vista della raccolta dei rifiuti. Il comune di Caprarola infatti, si è dotato già da qualche decennio di un centro per la raccolta differenziata, dando la possibilità ai residenti, di smaltire in modo corretto e legale, ogni tipo di rifiuto, non avendo così il problema di dove buttare quello che non serve più. Ma paradossalmente, assistiamo, nelle campagne del nostro comune, a un continuo abbandono dei rifiuti, ad iniziare dalle potature e gli sfalci dei giardini delle ville, agli animali morti, ai televisori e ogni altro tipo di elettrodomestico, alle bottiglie di plastica e di vetro, ai calcinacci e davvero, ogni altro tipo di materiale che potrebbe essere facilmente riciclato e comunque correttamente smaltito. Questo tipo di comportamento, mi lascia amareggiato e abbattuto, penso che se non ci fosse un’alternativa, potrebbe essere anche comprensibile, ma che senso ha se all’interno del territorio comunale vi è un ecocentro che funziona benissimo?” Concorde con lui il giovane Federico Buratti fondatore dell’associazione Cinghiale Bianco.

Ci vuole una presa di coscienza collettiva, bisogna aiutare gli enti pubblici che stanno in difficoltà nel gestire anche questi problemi, oltre a tutto ciò che devono garantire ai cittadini, bisogna promuovere campagne di volontariato per andare a raccogliere l’immondizia dispersa, e creare della segnaletica che dissuada chi compie questo tipo di azioni, e mettere dispositivi video di controllo, in modo da poter sanzionare chi dovesse perseverare in questi comportamenti, e dobbiamo portare un messaggio importante a livello scolastico, di insegnamento all’educazione civica, cosicché di riflesso arrivi questo messaggio alle famiglie”.
Dalla stessa veduta di idee la volontà di iniziare una fattiva collaborazione tra Asta e Cinghiale Bianco.
Oltre ai nobili scopi nel promuovere queste iniziative, noi, come associazione agricola crediamo in una crescita della Tuscia che vada verso una promozione turistica e di eccellenza dei propri prodotti, che sarebbe impossibile da realizzare in un territorio abbandonato a se stesso e con abitudini scorrette da parte dei suoi abitanti”.
A Federico Burratti,  tutta la nostra stima e  ammirazione anche per aver già iniziato nei fatti degli interventi di raccolta dell’immondizia dispersa nel territorio. A me e a chiunque si rende conto dell’importanza di affrontare queste tematiche, spetta il dovere di collaborare alle iniziative di questa neonata associazione.
Mi auguro ed auguro a tutte le comunità della Tuscia, di poter prendere spunto da questa
iniziativa, nell’obbiettivo di realizzare al più presto un salto di qualità, che migliori la nostra vita
quotidiana e permetta lo sviluppo economico e sociale di cui abbiamo urgente bisogno“.

Conclude il presidente Asta Fernando Monfeli.